Trapani e Calatafimi uniti in Consiglio comunale straordinario: “Pronta mobilitazione no rifiuti radioattivi”

redazione

Trapani e Calatafimi uniti in Consiglio comunale straordinario: “Pronta mobilitazione no rifiuti radioattivi”

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domenica 14 Gennaio 2024 - 07:00

La città di Calatafimi-Segesta ha aderito all’invito del presidente del Consiglio Comunale della città di Trapani alla seduta straordinaria di oggi, per la trattazione del punto sulla possibilità di costruire il Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi in Provincia di Trapani ovvero sui siti Tp9 (Calatafimi Segesta) e Tp11 (Fulgatore).

L’Amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Francesco Gruppuso, dall’intera Giunta Municipale, dal presidente del Consiglio comunale e da un’ampia delegazione dei consiglieri comunali, ha ribadito il parere sfavorevole già votato in Aula e la scelta inadeguata esercitata dalla Sogin.

Gli interventi di Gruppuso, di Patrizia Parisi, dell’assessore Fundaró e del consigliere Piazza, oltre a quelli scientifici del geologo Bambina insieme a collega Verghetti, hanno dato forza all’impostazione di contrarietà già presentata nelle osservazioni del 2021 che vedevano Calatafimi uniti alla città di Trapani e al suo Consiglio comunale oltre a tutte le associazioni di categoria, agli ambientalisti, a Sicindustria Trapani, ai Gal, a tutti i sindaci dell’intera provincia in modo unanime per dire NO.

Un vivo ringraziamento va al presidente del Consiglio Comunale di Trapani, all’interno consiglio e al sindaco Tranchida per l’invito e l’onore di poter presenziare e discutere della delicata questione, oltre agli onorevoli della deputazione regionale presenti, ovvero C. Ciminnisi e D. Safina, insieme ai sindaci e amministrazioni di tutti i comuni della provincia di Trapani.

È stata anche avanzata la proposta di una mobilitazione popolare da effettuare possibilmente in un luogo simbolo equidistante dai 2 siti coinvolti ovvero il Parco Archeologico di Segesta, che possa vedere tutti gli attori in causa manifestare il proprio dissenso in accordo alla partecipazione popolare prevista dalla convenzione di Aarhus in materia di scelte ambientali.L’amministrazione comunale di Calatafimi-Segesta.

Urgente discutere all’ARS la mozione del M5S sul deposito nazionale dei rifiuti radioattivi presentata lo scorso 13 dicembre. Non si può attendere oltre ed abbiamo il dovere morale di raccogliere le istanze e le preoccupazioni espresse da più parti. L’ARS deve prendere una posizione chiara e netta sulla questione, come già hanno fatto i sindaci della provincia di Trapani”.

Lo ha detto stamani la deputata regionale trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, a margine del corso del consiglio comunale straordinario di Trapani, che si è tenuto oggi a Palazzo Cavarretta, nel corso del quale i sindaci della provincia, associazioni ambientaliste e società civile, hanno manifestato l’assoluta contrarietà all’allocazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito in uno dei siti individuati, dalla Sogin nella Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI), a Trapani (nelle campagne di Fulgatore) e Calatafimi-Segesta (poco distante dal Parco Archeologico).

La Carta Nazionale delle aree idonee individua 51 zone i cui requisiti sono stati giudicati in linea con i parametri di idoneità, tra cui i due in provincia di Trapani.

L’on. Ciminnisi, nel corso del suo intervento al consiglio comunale straordinario, ha depositato agli atti il testo della mozione impegnandosi a richiederne la tempestiva calendarizzazione ed ha rivolto ai sindaci del territorio, ad associazioni e società civile un invito “… a condurre una battaglia congiunta, senza distinzione di appartenenze e colore politico, per chiedere al Governo Regionale, come indicato nella mozione, a dichiarare l’indisponibilità ad accogliere la sede del Deposito per i rifiuti radioattivi nei siti individuati nei comuni di Trapani e di Calatafimi-Segesta“.

Il Partito Democratico di Trapani nel corso del Consiglio Comunale straordinario e aperto, ha espresso all’Amministrazione Comunale la propria contrarietà alla candidatura dei siti di Trapani-Fulgatore e Calatafimi-Segesta quali sedi di deposito nazionale dei rifiuti radioattivi delle vecchie centrali nucleari dismesse, e di tutti i rifiuti radioattivi d’Italia. Gli stessi risultano infatti inseriti nella lista delle 51 aree idonee per ospitare le scorie. 

“Non soltanto perché la costruzione di detti siti avrebbe gravi ricadute economiche per  il nostro territorio che dovrebbe piuttosto lavorare per assecondare le naturali vocazioni turistica, naturalistica ed agricola. Rendendo vane le scelte strategiche poste in essere negli anni dai comuni della provincia di Trapani per la valorizzazione in tal senso del territorio. Ma anche e soprattutto in ragione del fatto, come è stato dimostrato attraverso dati scientifici incontrovertibili, che questo territorio non é affatto idoneo in ragione delle sue caratteristiche idrogeologiche”, affermano dal gruppo PD locale.

Al Consiglio comunale erano presente anche il Gruppo Consiliare del Pd composto da Giulia Passalacqua, Marzia Patti e Baldo Cammareri, l’assessore Giuseppe Pellegrino e Astrid Di Pasquale segretaria del Circolo PD di Trapani. E’ stata depositata una mozione che invita l’Amministrazione a voler intraprendere ogni possibile iniziativa in tutte le sedi istituzionali deputate, di non candidare la città quale Comune aderente alla proposta per diventare sito per il deposito di scorie radioattive.

“Uno speciale encomio va riconosciuto in questo senso al consigliere Baldo Cammareri che, con grande senso di responsabilità e forte sensibilità verso il territorio, ha sollecitato l’ufficio di Presidenza nel convocare questo consiglio comunale aperto, creando le condizioni per affrontare di petto una  questione tanto delicata ed importante – continuano i democratici trapanesi -. Si è inoltre deciso di aderire alla campagna di raccolta firme on-line, lanciata tramite il sito change.org, dal Comitato “Mai rifiuti radioattivi in provincia di Trapani”.

Il Partito Democratico si impegna da sempre per la difesa del nostro territorio, e già nel 2021 era già stato votato un documento a firma delle consigliere Passalacqua e Patti sulla contrarietà alla proposta per la localizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. 

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