Più volte abbiamo trattato il tema del caro voli da e per la Sicilia . A tornare sull’argomento è il deputato regionale Dario Safina: “Ancora una volta il Governo Schifani tenta di combattere le giuste battaglie con gli strumenti sbagliati. E’ il caso, stavolta, dell’abbattimento del caro voli per gli studenti siciliani e le fasce deboli che lavorano o studiano nel resto del Paese. I provvedimenti fin qui varati, infatti, hanno fatto registrare circa 18mila richieste a fronte, però, di ulteriori aumenti nei prezzi dei biglietti aerei. E pensare che lo strumento giusto per risolvere il problema lo avevamo suggerito illo tempore nel disegno di legge a mia prima firma, che prevedeva invece l’istituzione di un bonus di 500 euro l’anno per gli studenti fuori sede”.
Una reazione alle notizie riportare dalla stampa regionale, secondo cui il governo Schifani sarebbe pronto ad impegnare ulteriori 20 milioni di euro per il caro voli nel maxiemendamento alla Finanziaria tuttora in discussione all’Ars.
“L’intenzione, in realtà, è encomiabile – spiega Safina -: si tratterebbe infatti di estendere la scontistica nei collegamenti a tutte le grandi città del Settentrione e non solo a Roma e Milano come previsto al momento. Di fatto però, questi ulteriori incentivi, non faranno altro che aumentare i costi dei biglietti aerei come successo finora. Con la card di 500 euro annui, destinata agli studenti fuori sede che potrebbe anche estendersi alle fasce deboli della popolazione, invece, si darebbe un aiuto concreto alle famiglie siciliane libere di scegliere quando e come spendere la somma a proprio piacimento senza coinvolgere direttamente le compagnie aeree che lucrano sui costi soprattutto durante le festività”.
“Ribadiamo dunque la bontà della nostra proposta di legge – conclude il deputato trapanese – già trasformata in emendamento alla prossima finanziaria. Invito infine Schifani e il suo governo ad accettare i suggerimenti dell’opposizione ove questi siano migliorativi e risolutivi. Ostinarsi a perpetrare nell’errore sol perché la proposta non arriva dalla maggioranza del governo non solo danneggia i nostri concittadini ma è segno evidente di una politica miope e senza prospettiva che nulla aggiunge allo sviluppo del nostro territorio”.