Roghi tra Marsala sud e Petrosino, tra i cittadini cresce la preoccupazione: “Ci stanno avvelenando”

Vincenzo Figlioli

Roghi tra Marsala sud e Petrosino, tra i cittadini cresce la preoccupazione: “Ci stanno avvelenando”

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giovedì 19 Ottobre 2023 - 06:45

Il riferimento alla “Terra dei fuochi”, allo stato attuale, potrebbe apparire eccessivo. Negli ultimi mesi, però, i cittadini di Petrosino e del versante sud di Marsala assicurano che in diversi momenti della giornata l’aria diventa irrespirabile. Chi sta a casa chiude porte e finestre, chi lavora in campagna non ha grandi possibilità di difesa.

La preoccupazione è andata crescendo di settimana in settimana, sia nelle piazze virtuali che in quelle tradizionali, perchè a detta di molti l’odore acre che proviene dalle zone comprese tra le contrade di Marsala e il territorio di Petrosino è riconducibile alla diossina, composto estremamente tossico e cancerogeno. Non sempre è facile individuare i luoghi in cui si consumano questi incendi, perchè il tipo di materiale incendiato non produce vere e proprie colonne di fumo, ma una sorta di foschia, che lentamente si propaga dalle zone caratterizzate dalla presenza di cave e serre, fino ai centri abitati.

Alcuni giorni fa c’è stata anche una prima iniziativa di protesta e sensibilizzazione, organizzata in piazza Fiera a Strasatti dal neocostituito comitato di quartiere e dall’associazione Arcobaleno di Sebastiano Grasso. Alla mobilitazione ha presenziato anche una rappresentanza dell’amministrazione comunale di Petrosino, che sta seguendo la situazione. Il sindaco Anastasi, a riguardo, ha invitato la popolazione a denunciare gli episodi che quotidianamente si verificano, chiedendo al proprio assessore di approfondire la vicenda. Nessun segnale, invece, è fin qui arrivato dal Comune di Marsala. Il comitato, tuttavia, intende proseguire la propria mobilitazione, attraverso ulteriori iniziative che potrebbero e la probabile presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica di Marsala.

Anni fa, come molti ricorderanno, un collaboratore di giustizia fece riferimento, nel corso di una sua deposizione, alla possibilità che la zona delle cave tra Marsala e Mazara venisse utilizzata come discarica per nascondere rifiuti pericolosi. Della vicenda si interessò anche il locale presidio di Libera che, anche in quel caso, allertò la Procura, in considerazione del danno ambientale e per la salute pubblica che rischiava di configurarsi. Finora, tuttavia, quella segnalazione non ha prodotto apprezzabili sviluppi.

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Un commento

  1. Salvatore Gabriele Adamo 20 Ottobre 2023 08:22

    Il comune di Marsala, tra le altre inefficienze, non ha saputo o voluto che si ricompattassero le O.d.V..
    Non abbiamo un centro operativo comunale (C.O.C o C.O.M) che era stato ubicato in 3 stanzette dei locali della P.M., nella forma piramidale della p.c., nella funzione 1 aveva indicato la P.M. quando invece deve essere il dirigente dell’ufficio tecnico.
    Tornando agli incendi di interfaccia è giusto che tutti i cittadini sappiano che il comune non ha mai acquistato o partecipato all’assegnazione di almeno un pk provvisto di un serbatoio di 3000 litri di acqua per il primo intervento, c’è ne è uno solo in dotazione alle ‘Pantere verdi’.
    Abbiamo la possibilità di ottenere più di 100.000 euro da parte della p.c. regionale, che ci permetterebbe l’acquisto anche di idrovere.
    Però abbiamo gli Ispettori Ambientali, che non avendo alcun potere, non servono a nulla eppure ci sono costati 30.000 euro.
    Cortesemente Sig. Direttore dia una sveglia non solo al Sindaco e alla giunta, ma soprattutto ai consiglieri comunali che non si preoccupano minimamente della sicurezza dei cittadini.
    Buon lavoro e ad majora.

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