Enrico Pellegrino(Forza Italia Giovani): “Per unire il centro destra Fratelli d’Italia lasci la giunta di Marsala”

Gaspare De Blasi

Enrico Pellegrino(Forza Italia Giovani): “Per unire il centro destra Fratelli d’Italia lasci la giunta di Marsala”

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martedì 03 Ottobre 2023 - 07:20

Il coordinatore di Forza Italia Giovani illustra gli obiettivi del suo partito. Enrico Pellegrino, è appena stato eletto coordinare provinciale di Trapani per i giovani di Forza Italia.

Come è nata questa sua candidatura alla guida dei giovani forzisti della provincia?

“Si tratta certamente di un incarico di responsabilità che mira ad includere e coinvolgere i giovani nella politica Comunale, Regionale e Nazionale. Per quanto mi attiene vi è anche un rapporto personale con Antonio Montemagno , anche lui neo eletto responsabile regionale”.

Qual’è il vostro primo obiettivo?

“E’ quello di incentivare i ragazzi facendoli partecipare in maniera attiva alle iniziative politiche e sociali che porteremo avanti. La provincia di Trapani ha molto da ricostruire in termini del nostro partito. I giovani possono portare la freschezza delle idee e anche l’entusiasmo che spesso manca in quelli più adulti. Sarà un impegno totalizzante, almeno per i primi mesi”.

Il suo rapporto con i vertici siciliani del partito?

“Mi sono incontrato da poco con il con il presidente Renato Schifani, ma anche con gli esponenti del trapanese. Abbiamo consiglieri di Forza Italia in quasi tutti i comuni e io mi sto adoperando, oltre che per fare il tesseramento dei giovani, anche per rappresentare ai nostri rappresentanti presenti nelle istituzioni, le problematiche che noi individuiamo e suggerire possibili soluzioni. Per esempio ci stiamo interessando di edilizia scolastica ma anche di agricoltura volano principale dell’economia della provincia di Trapani. Abbiamo visto una sorta di mobilitazione “condita” anche certe manifestazioni folkoristiche che nulla hanno a che vedere con i problemi del settore”.

Si riferisce a quanto organizzato a Marsala?

“Assolutamente si. E’ un problema che credo riguardi tutto il comparto economico, niente balli ma iniziative serie e soluzioni certe”.

Sembra un’aperta critica alla giunta marsalese guidata da Massimo Grillo e dalla quale voi prendete le distanze?

“Grillo non ha dato seguito al programma che noi avevamo concordato con tutto il centro destra. In pratica secondo me il sindaco di Marsala non ci rappresenta più. Ne abbiamo parlato con i consiglieri di Forza Italia presenti a Sala delle Lapidi che sono pronti a discutere con tutto il centro destra ma su basi nuove. Tuttavia permane il problema di Fratelli D’Italia”.

Come mai il partito di Giorgia Meloni è un problema nella città lilibetana?

“Sono convinto che l’unico modo per ricompattare il centro destra in vista di altri appuntamenti elettorali sia quello che FDI lasci la giunta di Marsala per avviare un nuovo percorso unitario. Ci sono tante sensibilità civiche che si stanno allontanando dalla maggioranza. Noi ne abbiamo discusso con l’Mpa e la nuova Dc. Ripeto, l’obiettivo è quello di ricostruire il centro destra a Marsala”.

I giovani di Forza Italia della provincia si riterranno impegnati nelle prossime scadenze elettorali?

“Per le europee ci impegneremo ed è possibile una nostra testimonianza nella lista per il rinnovo del Parlamento di Starsburgo. Altro aspetto sono le scadenze locali. Stiamo lavorando per le liste di Mazara e Castelvetrano. In politica si parla sempre di giovani, della loro partecipazione, e guarda caso si rispolvera tutto ciò solamente durante le campagne elettorali, poi più nessuno li ascolta. Potrebbe essere Forza Italia Giovani il loro punto di rifermento, in altri partiti c’è il deserto”.

Lei di recente ha detto che la frase “i giovani sono il futuro” è un falso…

“Esatto. I giovani sono il presente. Il nostro ruolo ci impone di rimboccarci le maniche e lavorare affinché tutti i ragazzi e le ragazze che lo vorranno si sentano incluse in un progetto più che grande e che va oltre il singolo. Nella sostanza, credo sia necessario far rinascere quel senso di comunità che oggi manca. Lo si può fare solamente attraverso la partecipazione diretta e attiva dei ragazzi che hanno il diritto ed il dovere di prendere in mano il loro destino”.

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