Omicidio Titone, prima udienza in Corte d’Assise. Sono 29 i colpi inflitti

Gaspare De Blasi

Omicidio Titone, prima udienza in Corte d’Assise. Sono 29 i colpi inflitti

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martedì 19 Settembre 2023 - 06:18

L’uomo fu ucciso da una coppia marsalese il 26 settembre 2022

Si è tenuta la prima udienza in Corte Assise di Trapani, collegio presieduto dalla dottoressa Daniela Troìa, per l’omicidio del marsalese Antonino Titone detto “u baruni”, che fu commesso il 26 settembre del 2022 a Marsala nella zona di Porticella.
Imputati sono Giovanni Parrinello 42 anni e Lara Scandaliato 30, arrestata proprio lo scorso 14 giugno a seguito delle indagini della Procura della Repubblica di Marsala.


Ad entrambi viene contestato l’omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà. Il Titone fu ucciso dentro casa con 29 colpi di spranga, 27 dei quali al volto ed alla testa. Durante l’udienza preliminare si è costituita parte civile la sorella della vittima assistita dall’avvocato Vito Daniele Cimiotta. Come si ricorderà fu la Scandaliato, lo stesso giorno dell’omicidio, interrogata dai carabinieri, ad accusare il compagno e a far ritrovare l’arma del delitto: un piccolo piede di porco con cui fu fracassato, con ben 27 colpi, il cranio al Titone.

Alla base del fatto di sangue, secondo quanto emerso dalle indagini di carabinieri e polizia coordinati dalla Procura di Marsala, un vecchio debito non saldato dalla vittima per una fornitura di stupefacenti. Subito dopo i fatti, in caserma, la donna aveva raccontato di aver aspettato fuori, mentre il compagno colpiva a morte il Titone. Lo scorso 10 giugno, però, anche la donna è finita in carcere. Gli investigatori, infatti, hanno approfondito la sua versione e hanno scoperto che, invece, la donna sarebbe stata con Parrinello dentro l’appartamento e che avrebbe partecipato al delitto.
Le difese di Parrinello e Scandaliato hanno sollevato nella seduta di lunedì 18 settembre eccezioni preliminari che erano già state fatte avanti il gup di Marsala e dallo stesso rigettate prima del rinvio a giudizio.
La difesa della Scandaliato ha anche chiesto di procedersi a perizia psichiatrica sulla propria assistita al fine di verificarne la capacità a stare in giudizio e la capacità di intendere e volere al momento del fatto.
Per tali motivi il collegio ha rinviato il processo al 16 ottobre.
A tali eccezioni si è opposta la procura di Marsala oggi presente in aula e l’avvocato della parte civile.


In quella data il collegio deciderà in merito alle eccezioni per poi proseguire con il dibattimento, in caso di rigetto delle stesse.
A difendere gli imputati sono gli avvocati Nicolò Gaudino e Salvatore Fratelli.

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