Messina Denaro al Supermercato giorni prima dell’arresto. Indagati i figli di Luppino

redazione

Messina Denaro al Supermercato giorni prima dell’arresto. Indagati i figli di Luppino

Condividi su:

mercoledì 25 Gennaio 2023 - 08:29

Si allunga la lista dei fiancheggiatori e di chi, in qualche modo, ha favorito la latitanza del boss Matteo Messina Denaro finiti sotto indagine. Nel registro degli indagati sono stati iscritti Vincenzo e Antonio Luppino, figli di Giovanni, l’uomo incensurato che ha accompagnato il capomafia alla clinica Maddalena, dove entrambi, lunedì scorso, sono stati arrestati. I due Luppino sono accusati di favoreggiamento aggravato.

I carabinieri hanno perquisito le loro abitazioni: nell’appartamento di Vincenzo è stata trovata una sorta di stanza nascosta che è stata perquisita ed è risultata vuota. Nei giorni scorsi in un’area recintata di proprietà dei Luppino la polizia ha trovato la Giulietta Alfa Romeo utilizzata dal boss per i suoi spostamenti.

Intanto è fissato per oggi alle 11 nel carcere Pagliarelli di Palermo l’interrogatorio di garanzia di Andrea Bonafede, il geometra che hai prestato l’identità al boss Matteo Messina Denaro. Bonafede è stato arrestato ieri con l’accusa di associazione mafiosa.

Video e scontrini testimoniano che l’ex latitante ha vissuto per lungo tempo nel covo di vicolo San Vito a Campobello di Mazara. Faceva la spesa al supermercato fino a pochi giorni prima del suo arresto. Comprava carne macinata, ma anche i detersivi. È quanto emerge da alcuni scontrini e dalle videocamere della zona, come hanno scoperto i carabinieri del Ros che hanno inviato una informativa alla Procura. Un riscontro al fatto che Messina Denaro vivesse nel covo di vicolo San Vito, l’appartamento acquistato per lui dal geometra Andrea Bonafede che gli aveva ceduto l’identità.

E spuntano anche le testimonianze dei dipendenti dei supermercati frequentati dal boss: “Ricordo di una sagoma con un cappello che era nei corridoi e faceva la spesa. Ma con lui non ho avuto contatti”. Lo dice uno dei sei dipendenti del punto Coop di Campobello, dove l’ex latitante Matteo Messina Denaro faceva la spesa. Lunedì mattina i carabinieri hanno sequestrato l’intero hard-disk nel quale vengono registrare le immagini delle telecamere a circuito chiuso.

Secondo quanto avrebbero accertato gli inquirenti, qualche giorno prima dell’arresto il boss sarebbe stato nel punto vendita per fare la spesa e avrebbe acquistato poche cose. “Non siamo sicuri che il giorno in cui questo signore è entrato fosse sabato” ha detto il dipendente.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta