«Contribuiamo al restauro della chiesa madre: l’edificio è di proprietà della curia vescovile ed il Comune mette a disposizione il conto corrente istituzionale perché chiunque voglia donare una cifra -anche minima ma simbolica- per il rifacimento della copertura del nostro principale edificio di culto, possa contribuire partecipando al necessario restauro».
Lo fanno presente il sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Rizzo, ed il presidente del consiglio comunale Mario di Filippi, poiché la chiesa madre, storico edificio del 1700 dedicato alla patrona della città, Maria Santissima del Soccorso, da anni necessita del rifacimento del tetto.
Per non chiudere al culto dei fedeli lo storico edifico ricco di opere artistiche, da circa 20 anni all’interno è stata montata una rete per la sicurezza dei visitatori così da proteggerli da eventuali distacchi di intonaci.
Specificando nella causale “rifacimento tetto chiesa Madre” è possibile donare alla tesoreria comunale: Crédit Agricole- ABI: 06230- CAB: 81780- IBAN: IT 73 Q 06230 81780 000015139127.
Per donazioni dall’estero: codice BIC- CRPPIT2PXXX.
«Per il rifacimento della copertura ma anche per il risanamento delle volte, la curia vescovile, proprietaria e titolata ad effettuare gli interventi di restauro, ha già predisposto un progetto -spiegano il sindaco Nicolò Rizzo ed il presidente del consiglio comunale Mario di Filippi-. Occorre però supportare economicamente i lavori complessivi e il Comune, potendo contribuire solo parzialmente, intende raccogliere le donazioni di quanti vorranno collaborare a risanare l’edificio mettendo a disposizione il conto corrente comunale per raggiungere la cifra necessaria».
«La chiesa Madre è un edificio di culto ma soprattutto un bene storico culturale di inestimabile valore che deve essere restaurato e reso completamente fruibile e sicuro -concludono Rizzo e Di Filippi – nell’interesse dell’intera provincia di Trapani».
La Chiesa Madre (“la Matrici”) di Castellammare del Golfo, fu edificata nel centro storico della vecchia Castellammare, al limite della città murata, su uno sperone di roccia tufacea che svetta sul mare per circa 25 metri. La costruzione definitiva, voluta dal principe di Aragona e signore di Castellammare Baldassare Naselli, venne iniziata nel maggio del 1726 ed il riferimento è alla terza riedificazione della Chiesa, che quindi sorgerebbe sulle fondamenta di costruzioni precedenti. La chiesa fu aperta al culto nel gennaio del 1736.
La chiesa Madre di Castellammare del Golfo è dedicata a Maria Santissima del Soccorso, patrona della città, ed ospita al suo interno nove altari. All’esterno la chiesa si apre verso occidente con tre porte di ingresso, corrispondenti alle tre navate interne.
La pianta è a croce latina e la divisione fra le navate è realizzata attraverso tre pilastri a pianta quadrata per ogni lato, che sorreggono altrettanti archi rotondi.
La decorazione interna degli affreschi è riferita a Giuseppe Tresca ed a Giuseppe Velasco (detto Velasquez).
Nelle foto: esterno ed interno della chiesa madre di Castellammare del Golfo