Tranchida a Schifani: “Sul futuro dell’aeroporto coinvolga il territorio trapanese”

redazione

Tranchida a Schifani: “Sul futuro dell’aeroporto coinvolga il territorio trapanese”

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sabato 07 Gennaio 2023 - 14:09

Scende in campo anche il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida sui rumours in atto sul futuro dell’aeroporto “Vincenzo Florio”. Preso atto della volontà della Regione di sostituire alla guida di Airgest Salvatore Ombra con l’ex numero uno di Enac Vito Riggio nell’ottica di una fusione con Palermo e Pantelleria (e una possibile privatizzazione del nuovo sistema aeroportuale della Sicilia Occidentale), Tranchida ha deciso di scrivere al presidente Schifani chiedendo espressamente un confronto con il territorio circa il futuro dello scalo aeroportuale di Birgi. “Nel rispetto delle prerogative regionali – dichiara Tranchida – riteniamo necessario che i Comuni ed il sistema socio economico rappresentato possano dire la loro circa le strategie di sviluppo del sistema dei trasporti, per cominciare da quello aeroportuale, anche al fine di superare il gap della marginalità territoriale a maggior ragione fattore imprescindibile per la crescita e sviluppi dei flussi turistici”.

“Non entrerò nel merito delle scelte sulla governance, in quanto so bene che è stata esercitata una legittima facoltà – scrive ancora Tranchida – ma vorrei soffermarmi esclusivamente sulla visione del futuro. Al riguardo, anche nel recente passato e di questi giorni, ho avuto modo di sentire il condiviso parere di molti sindaci del trapanese e di alcuni della provincia di Agrigento. L’aeroporto “Vincenzo Florio” ed il “Falcone-Borsellino” possono aspirare a divenire una grande azienda della Sicilia occidentale, motore per lo sviluppo delle Province di Trapani, Agrigento e Palermo, senza che il primo diventi una succursale del secondo e senza che il “Falcone-Borsellino” si accolli le deficienze economiche dello scalo trapanese. È possibile immaginare un nuova aggregazione societaria, con un nuovo piano industriale, che sappia valorizzare entrambi gli scali e che sappia rendere un grande servizio ai territori sopra citati. A sostegno di tanto, già da anni il Distretto Turistico della Sicilia Occidentale – sovente d’intesa con l’Assessorato regionale al Turismo – ha investito ingenti risorse (in prevalenza provenienti dai Comuni soci del trapanese) in plurali azioni di marketing territoriale volti a rafforzare la destinazione West Sicily. Ad oggi, è stata però disattesa la strategica e reiterata richiesta di liberalizzazione del trasporto turistico siciliano su gomma (da e per Aeroporti – Porti – Stazioni Ferroviarie) che finalmente colmerebbe il gap dell’intermobilità tra gli Hub e le destinazioni turistiche”.

Alla luce di ciò, Tranchida invita Schifani a coinvolgere i territori in questo nuovo percorso che interesserà lo scalo di Birgi, tenendo conto anche dei cospicui investimenti economici che i Comuni hanno sostenuto, specie dopo l’abrogazione delle Province, per lo sviluppo del “Vincenzo Florio”.
“Se fusione dovrà essere, nella speranza che ciò avvenga senza frustrare le legittime aspettative di ciascun socio, del territorio, dei lavoratori, dei cittadini e degli imprenditori, è evidente che ciò dovrà avvenire sulla scorta di regole chiare, che ci auguriamo verranno scritte anche con la partecipazione delle amministrazioni locali”.

Per queste ragioni, Tranchida chiede al presidente della Regione la convocazione di un tavolo tecnico con le amministrazioni delle province di Trapani e di Agrigento, i Distretti Turistici operativi, i soci del “Falcone-Borsellino” nonché il management dei 2 scali aeroportuali, “così da intavolare una proficua discussione su una questione di tale rilevanza”. “Converrà – conclude Tranchida – che può essere oltremodo utile una visione strategica unitaria per la valorizzazione del nascituro HUB aeroportuale della Sicilia occidentale, accompagnato al pari da una sinergica azione per il potenziamento dei servizi di mobilità ed incoming per la New West Sicily”.

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