A 43 anni dall’assassinio di Piersanti Mattarella, numerose sono state le iniziative in ricordo del presidente della Regione Siciliana, ucciso dalla mafia nel giorno dell’Epifania del 1980.
A Castellammare del Golfo, terra d’origine della famiglia Mattarella, il sindaco Nicolò Rizzo, con gli assessori comunali, consiglieri, rappresentanti delle forze dell’ordine e della polizia municipale, ha deposto una corona d’alloro sulla tomba di Piersanti Mattarella, sepolto proprio al cimitero di Castellammare. A seguire c’è stato un momento di preghiera celebrato da monsignor Ludovico Puma.
«Anche quest’anno un momento d’affetto e di ricordo per onorare la memoria di Piersanti Mattarella ed il suo alto profilo di politico, educatore e innovatore -ha detto il sindaco Nicolò Rizzo sulla tomba di Piersanti-. In particolare in questo momento di disaffezione, è sempre attuale la sua concezione di politica dalle carte in regola per cambiare le sorti della Sicilia e di tutta l’Italia».
«L’aspetto umano è quello legato al ricordo di chi ha conosciuto Piersanti Mattarella indimenticabile per i suoi insegnamenti ed il suo essere -ha continuato il sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolò Rizzo-: ogni anno la sua telefonata di prima mattina, per l’epifania, nell’anniversario dell’uccisione, poi sulla tomba di Piersanti anche un mazzo di rose di Carlo Giuliano, suo vicepresidente durante il mandato alla Regione siciliana e presidente al posto di Piersanti dopo l’assassinio».
A Trapani, il sindaco Giacomo Tranchida ha presenziato a un’ulteriore iniziativa, tenutasi presso la Villa Margherita, deponendo una corona d’alloro davanti al busto commemorativo.
Un’altra iniziativa si è tenuta a Palermo, alla presenza del presidente Renato Schifani, che per l’occasione ha dichiarato: «Oggi abbiamo celebrato la vita compiuta di uomo di grande valore che ha combattuto la mafia attraverso le istituzioni. Istituzioni che, lui per primo, ha sempre preteso che fossero trasparenti. La mafia non va sottovalutata, va combattuta senza se e senza ma, perché si infiltra. Non è né di destra né di sinistra. Il contrasto del mio governo alla criminalità organizzata sarà massimo, attraverso una verifica attenta degli appalti e di tutto quanto attiene all’utilizzazione dei fondi pubblici».
“Piersanti Mattarella – ha dichiarato il capogruppo del Pd all’Ars, Michele Catanzaro – non è solo un ‘simbolo’ della Sicilia migliore, è ancora oggi un concreto esempio e punto di riferimento per quanti si impegnano nella propria azione politica ed amministrativa per essere davvero al servizio della comunità, e per contribuire a liberare definitivamente la nostra isola da qualunque condizionamento mafioso e criminale”.