Nuova rete ospedaliera trapanese: arrivano nuovi medici, previste nuove strutture

redazione

Nuova rete ospedaliera trapanese: arrivano nuovi medici, previste nuove strutture

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mercoledì 21 Dicembre 2022 - 08:31

La rete ospedaliera che si rinnova, la riorganizzazione dei presidi ospedalieri nel post-Covid, i risultati delle campagne vaccinali e i fondi regionali e europei. Tutto questo ed altro ancora, è stato al centro della conferenza stampa indetta dall’Azienda Sanitaria Provinciale nella sede centrale trapanese di via Mazzini.

Ad esordire in questa sorta di resoconto dell’attività dell’anno 2022, è stato il Commissario Straordinario dell’Asp, Vincenzo Spera che è partito proprio dal Covid che sta cambiando volto: “Teniamo alto l’allarme per capire le evoluzioni dei pazienti positivi al Coronavirus. Non siamo più in emergenza ma l’aumento di casi viene costantemente monitorato così da organizzarci in base alle nuove esigenze”.

E’ il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Francesco Di Gregorio, che si addentra nei numeri, quasi in linea con i dati regionali: “Al momento ci preoccupa di più il virus influenzale, visto che il Covid oggi è meno letale; siamo infatti passati dall’1-2% di mortalità per Covid, allo 0,045%. Ma in pieno inverno i virus circolano, c’è il ceppo A, ci sono i virus parainfluenzali; e la diagnosi non è facile, perchè la sintomatologia è molto simile per cui per capire se è Covid o meno bisogna fare un test”.“E’ vero che con meno tamponi ci sono più positivi, ma in ospedale ci preoccupiamo di meno”, continua Di Gregorio.

Questi un pò di dati dei vaccini: in Provincia, su oltre 400mila abitanti, hanno ricevuto la prima dose l’89% del target di popolazione vaccinata; a completare la seconda dose, è l’86,6% circa del totale considerato; le persone con terza dose rappresentano il 76% e quelle con la quarta dose (per soggetti fragili e Over 80) sono l’8,28% del target. Il direttore dell’U.O.C. SPEMP (Epidemiologia), Gaspare Canzoneri, ha poi specificato che “… tra gli Over 80 è stato raggiunto il 27% dei vaccinati e così la Provincia trapanese si attesta seconda nell’isola dopo Palermo. Tra gli Over 60 scende al 14%”.

E sui ‘noti’ 15 giorni che devono passare tra il vaccino anti-Covid e quello antifluenzale, Canzoneri sfata il cosiddetto “mito”: “Possono andare in concomitanza, le due vaccinazioni si sostengono a vicenda”.

Il responsabile della Task Force Vaccini della Regione siciliana, Mario Minore, ricorda che la vaccinazione contro il Covid continua nei 10 Hub vaccinali del trapanese, presso i medici di base e le farmacie: “Funziona molto la prescrizione delle terapie antivirali a domicilio che abbassano fino al 90% la malattia grave”.

Ma il punto cruciale dell’incontro con la stampa è stato il Piano funzionale dell’Asp. “Abbiamo indetto procedure per l’assunzione di medici, per tutte le attività specialistiche e per dirigenza medica: stiamo cercando di riempire la dotazione organica per ripartire dopo due anni di pandemia – afferma Spera -. Per esempio abbiamo assunto 23 chirurghi che copriranno i posti vacanti in Provincia. Finita invece la procedura concorsuale degli anestesisti, sono 16 ma dovranno arrivare a 18 posti. Ciò per riattivare le chirurgie dei presidi ospedalieri e per abbattere le liste di attesa”.

Arriveranno anche nuovi medici di riabilitazione, di neuropsichiatria, geriatria, psichiatria, medicina legale, oncologia, neonatologia, nefrologia, ecc; sono 230 posti a bando con le procedure di assunzione. Da aggiungere ostretricia, ginecologia, psicologia, biologia, ma anche personale di comporto, informatici, infermieri pediatrici, logopedisti, ostetrici (12), tecnici di laboratorio, assistenti sociali, collaboratori amministrativi (50 da assumere).

Verranno indetti concorsi per primari per riattivare le Unità Operative. Al Pronto Soccorso di Alcamo è stato assunto un primario, un direttore di medicina interna arriva a Trapani, assieme ad altri posti che verranno riempiti in neonatologia Trapani, neurologia, traumatologia, radiologia, veterinaria, chirurgia generale (al Sant’Antonio si è già concluso), gastroenterologia (a marzo un nuovo primario a Trapani); un posto di medicina interna da colmare all’ospedale di Alcamo, uno in traumatologia al “Borsellino”, uno di ginecologia e ostetricia all’Abele Ajello di Mazara.

A Marsala ad esempio, arriveranno direttori di anestesia e rianimazione, medici di cardiologia; ulteriori posti verranno rimpinguati per la Traumatologia del “Paolo Borsellino” e per direttori di Distretto. Nelle scorse ore, era già arrivata la notizia, da parte della Regione, di fondi per la Sanità locale, nonostante i ritardi causati a cavallo tra i due Governi, Musumeci e Schifani.

L’ingegnere Francesco Costa dell’Unità Tecnica, ha spiegato nel dettaglio tutti i nuovi progetti. Come la Radioterapia di Trapani, che sorgerà in un’area di proprietà dell’Asp. “Ciò perchè il Sant’Antonio Abate, essendo una struttura degli anni ’60, va ampliato. Sono 21 gli interventi di cui è titolare la Regione siciliana in materia di edilizia sanitaria. Poi il Pnrr ne prevede altri. Sono 13 case di comunità, 3 ospedali di comunità e 4 centrali operative territoriali; un 35 milioni di euro di dotazione e circa 5 milioni 770mila di euro, per un totale di oltre 40 milioni”.

Sarà un edificio di 4 elevazioni, la prima è seminterrata per la radioterapia con due bunker e acceleratori lineari in modo da garantire la continuità delle cure; previsti 18 posti di terapia sub intensiva (grazie al decreto di potenziamento che la Regione siciliana ha emanato). Il secondo piano prevede 4 sale operatorie per interventi chirurgici anche di robotica, elevata specializzazione; altri due piani degenza per l’area chirurgica, congestionerà l’area ospedaliera esistente.

“Speriamo il prossimo anno di riuscire ad avviare l’opera – afferma Costa -. Siamo fermi perchè il progetto comporta un reparto di subintensiva. Il Presidente della Regione siciliana ha nominato un soggetto esterno per l’appalto delle opere da attuare, noi abbiamo trasmesso il progetto ma ad oggi non si giunge all’approvazione e non dipende dall’Asp. Schifani oggi ha in parte rimodulato la procedura sostituendo il soggetto attuatore e affidandolo al Dopartimento tecnico delle infrastrutture. Stiamo interloquendo col Genio Civile di Trapani. Abbiamo detto al soggetto attuatore che abbiamo noi la competenza“.

Sono 17 milioni e 4 mila euro i fondi che provengono dal Piano di ammodernamento delle strutture nazionali (somme immediate), la regione ha individuato ulteriori somme, per giungere a 27milioni e mezzo (per gli ulteriori 10 milioni, si aspetta il finanziamento). “Stiamo aggiornando i prezzi e poi c’è da avviare una nuova procedura tecnica in conferenza di servizi. Siamo pronti a riprendere l’iter di approvazione del progetto. Noi andremo avanti con l’iter di progettazione, quando si sbloccheranno i fondi partiremo. Ad oggi quei 10 milioni non li abbiamo“, incalza Costa.

Per quanto riguarda gli ospedali e le case di comunità, il Distretto Sanitario di Trapani, prevede un ospedale di comunità in una nuova struttura, più una casa e una centrale operativa in un’area periferica di contrada Belvedere estesa in 9 ettari, vicino allo svincolo autostradale Trapani-Palermo; una casa comunità ad Erice da realizzare all’interno della Cittadella della Salute, una casa di comunità a Trapani Centro con recupero dell’ex cassa-mutua coltivatori diretti in via Mazzini e una a Custonaci che non dispone di una struttura sanitaria adeguata al Comprensorio e che sorgerà in un’area individuata dall’Amministrazione comunale;

A Marsala, è previsto un ospedale di comunità per assistenza continuativa non domiciliare e due case di comunità, in cui l’assistito può accedere per accoglienza e orientamento; una sorgerà nell’ex Inam con riorganizzazione interna e una in via Trapani nell’ex presidio di Salute Mentale che verrà demolito e ricostruito. “Le contrade di Marsala nord in questo modo, si appoggeranno lì – specifica Costa -. All’Inam sorgerà anche una centrale operativa sanitaria, ovvero una struttura che coordina le attività di presa in carico del paziente fino alle fasi di cura. Per questi interventi l’Asp ha avviato la progettazione e sta procedendo alla procedura di gara per i lavori”.

Per quanto riguarda la Casa di comunità di Alcamo, sono previsti due interventi, per la realizzazione dell’ospedale, nel 2021 l’Asp ha ricevuto il decreto di finanziamento di 23milioni di euro più i fondi del Pnrr, ma i prezzi vanno anche qui aggiornati perchè oggi le cifre non bastano. Poi si potrà formalizzare la richiesta all’Assessorato regionale alla Salute. Nella stessa sede verranno realizzate anche le case di comunità. I lavori si presume che inizieranno nel 2024. Sorgerà sempre ad Alcamo una casa di comunità e una centrale operativa nella stessa area dell’ospedale che verrà realizzato; una casa anche a Castellammare del Golfo, nel presidio d via F. Crispi; è stato previsto un quarto ospedale di comunità, 3 con finanziamenti Pnrr.

Anche Mazara avrà il suo ospedale di comunità e due casa di comunità, con riorganizzazione e riqualificazione dell’Abele Ajello; più una centrale operativa. A Castelvetrano la casa di comunità nascerà in una porzione dell’ex ospedale e una casa di comunità verrà attivata a Partanna con completamento del presidio di via Papa Giovanni XXIII; una casa di comunità anche a Pantelleria.

Il Commissario Asp inoltre ha sottolineato un passaggio importante: “Verranno attuale le procedure di legalità per garantire che i lavori vengano condotti secondo il Protocollo per evitare che i fondi vadano al malaffare. Entro giugno 2026 tutte le strutture dovranno essere completate altrimenti si perderanno i fondi del Pnrr”, conclude Spera.

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