All’aeroporto “Florio” Trapani-Marsala si punta sui 900 passeggeri. Sono 7 le rotte e 58 i vol

redazione

All’aeroporto “Florio” Trapani-Marsala si punta sui 900 passeggeri. Sono 7 le rotte e 58 i vol

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giovedì 08 Settembre 2022 - 08:25

Lo scalo “Vincenzo Florio” di Birgi sarà aeroporto di Trapani-Marsala. La novità annunciata in conferenza stampa dal Presidente di Airgest Salvatore Ombra si prende tutta la scena e altrimenti non potrebbe essere visto che per il territorio lilybetano la ‘battaglia’ è ultradecennale.

Se ne parlava già ai tempi dell’ultimo Consiglio provinciale e l’ex consigliere Ignazio Passalacqua si era intestato l’iniziativa rappresentandola nelle opportuni sedi, dopo che un comitato ad hoc, tanti cittadini ed amministrazioni comunali, hanno spinto per la nuova denominazione, considerato che la struttura aeroportuale e le relative piste si trovano ubicati su entrambi i territori comunali di Trapani e di Marsala, alla foce del fiume Birgi.

L’incontro con la stampa però, dopo questo “fulmine a ciel sereno” è proseguita con la soddisfazione espressa dal numero uno della società che gestisce lo scalo a terra, per quanto riguarda i numeri della stagione estiva in termini di flussi turistici.

“Questo CdA ha fatto un ottimo lavoro negli ultimi 3 anni – ricorda Ombra -. Sono tornato nel 2019 e da allora, nonostante la pandemia, abbiamo fatto importanti numeri. Nel mese di agosto di quest’anno sono traghettati a Birgi 121mila passeggeri superando il traffico del 2019 e del 2021, 100mila quelli del mese di luglio. Chiuderemo toccando in previsione 900mila passeggeri. Mi spiace non aver raggiunto un milione di utenti per varie vicissitudini legate ad altre compagnie aeree”.

Ryanair continua ad essere una solida realtà che investe su Birgi, nonostante l’avere in passato sospeso le attività al “Vincenzo Florio”. Ma oggi si è aperta un’altra pagina ed un percorso positivo, così come affermato da Ombra e dal country manager della compagnia area irlandese, Mauro Bolla, “… grazie all’intervento della Regione siciliana, che poco prima dello scioglimento dell’Ars ha stanziato somme per lo scalo”.

Poi Ombra continua: “Ryanair si è aggiudicato un nuovo bando e questo è un piano di crescita per lavorare sino al 2024. Cercheremo di introdurre nuove compagnie ma la guerra in Ucraina non aiuta, né il costo delle energie, le varie compagnie aree inoltre, stanno rivedendo le prospettive ‘winter’ sui costi. Ma non ci siamo fermati ed anzi abbiamo colto una maggiore possibilità turistica con la nuova denominazione di Trapani-Marsala. Spero che il Comune lilybetano sappia cogliere questa opportunità”.

Da qui Ombra lancia un chiaro invito – cosa che non ha per il vero mai mancato di fare – all’Amministrazione guidata da Massimo Grillo: “Ovviamente l’attrattiva non sta solo nel nome, un territorio deve essere capace di attrarre con l’accoglienza, l’offerta, con una città illuminata, sicura, pulita. Questa è la vera sfida competitiva”.

Dal canto suo Ryanair conferma la sua presenza per la stagione invernale 2022-2023 con 7 rotte e 58 voli settimanali, inserendo nel suo sistema di prenotazioni la dicitura Trapani-Marsala per lo scalo trapanese. “Avverrà già da oggi o a brevissimo” afferma Bolla. Le rotte previste sono Milano-Bergamo, Roma-Fiumicino, Torino, Treviso, Bologna, Pisa e Malta, quest’ultima come rotta europea.

“Con la ripresa del traffico aereo siamo cresciuti di +115% in Italia rispetto al periodo pre-Covid – afferma il manager -. Nonostante impattino negativamente il traffic control di volo, la carenza di personale, i costi elevati e la guerra in Ucraina, stiamo dando segnali significativi, prevedendo da e per Trapani oltre 800.000 passeggeri e 600 posti di lavoro indiretti, il 300% in più rispetto all’inverno 2019. Gli obiettivi ambientali sono al centro della nostra strategia. Oltre alla Winter già pronta, la Summer 2023 verrà approvata a breve”.

Si poteva fare di più, ammette Ombra, ma quello che accade in Europa con la guerra e la riduzione dello spazio aereo ucraino-russo non è di poco conto. Per quanto riguarda il sistema aeroportuale siciliano, il Presidente Airgest fa sapere: “Se continuiamo a lavorare come scali ognuno per sé, non coglieremo mai la sfida, dobbiamo lavorare secondo modelli virtuosi già sperimentati e di successo. Ci ragioneremo con la nuova guida in Regione. Intanto sollecitiamo i comuni a pagare la relativa quota di co-marketing”. E si penserà anche a un futuro di Ryanair a Birgi come base.

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