Pd Marsala: “l’amministrazione è priva di proposte culturali per la città”

redazione

Pd Marsala: “l’amministrazione è priva di proposte culturali per la città”

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martedì 17 Maggio 2022 - 09:10

Scrive Linda Licari coordinatrice del circolo online Pd “Nilde Iotti” di Marsala sulla mancanza di una politica culturale dell’amministrazione lilybetana.

“Il circolo Pd online Nilde Iotti ha in più occasioni denunciato la quasi totale assenza di iniziative culturali dell’amministrazione Grillo. Le ultime vicende legate alle celebrazioni garibaldine, di cui si è occupata la stampa locale, sono lì a dimostrarlo.

La scarsa proposta culturale unita alle gravi criticità, che si registrano in altri importanti settori della macchina organizzativa, si ripercuote inevitabilmente sulla inesistente programmazione della stagione turistica, soprattutto per la scarsità di servizi necessari da mettere a disposizione dei visitatori che la domenica non trovano mezzi pubblici per raggiungere l’imbarcadero che li porta a Mozia, isola di interesse storico e altre località di interesse culturale e paesaggistico che offre l’agro marsalese.

In questo quadro ha assunto un certa evidenza la notizia riguardante una delibera con la quale l’amministrazione si impegnava a destinare il Monumento ai Mille ad attività legate al settore ittico.

Una struttura che è stata chiusa da quando si è insediata questa amministrazione. Rimasta incompiuta per trent’anni è stata sistemata e resa fruibile solo nel 2016 diventando un punto di informazioni per i turisti e i visitatori e sede di documenti, foto e altro materiale storico riguardante lo sbarco dei Mille. Un locale adibito a centro convegni per associazioni, scuole, gruppi interessati alla storia risorgimentale e, più in generale, alla nostra cultura.

Stessa sorte è toccata al teatro Sollima, riaperto nel 2015 dopo anni di abbandono, teatro che negli ultimi anni è tornato a esser palcoscenico per molti artisti, purtroppo anch’esso chiuso da due anni.

Ciò che ha ancora una volta suscitato maggiore scalpore è stata un’altra delle scelte improvvide alle quali ci ha ormai abituati l’amministrazione Grillo. Si tratta dell’acquisto di un numero di libri al costo complessivo di € 3500 da destinare alle scuole marsalesi. Un’ottima trovata tanto da spingere la giunta ad approvare la relativa delibera all’unanimità.

Ma nessuno, né il sindaco né il vicesindaco, avevano previsto la valanga di critiche che sono piovute addosso mettendo persino in ridicolo coloro che hanno cercato di considerare l’iniziativa spiritosa ed educativa. E che pertanto il clamore che si era creato intorno a questa faccenda, secondo i sostenitori, era frutto di speculazione. Invece le critiche, legittime e sacrosante, sono state e continuano a pervenire da ogni ambiente che ha a cuore e vuole valorizzare la nostra cultura a cominciare dal nostro dialetto. Sono soprattutto i contenuti ritenuti quanto meno volgari, diseducativi, dannosi, offensivi, infelici e fuori luogo. Il testo, non solo è di per sé anacronistico ma a vedere alcune immagini riportate nel “libro” accanto alle frasi raccogliticce e dozzinali, di dubbia etimologia, appare come un attacco al lavoro svolto dai docenti che si sono occupati dell’educazione civica e a maggior ragione in questo mese di maggio in cui diverse iniziative sono dedicate al trentennale delle stragi.

A parte questo scivolone che si unisce a una lunga serie di passi falsi e ammiccamenti sconsiderati, ciò che si percepisce è che l’amministrazione non ha ancora pensato di redigere nessun progetto culturale serio e attendibile e nemmeno tentato di abbozzare un documento strategico che possa dare ai cittadini e agli operatori del settore proposte e indicazioni per un sistema culturale degno di questa città.

Fino ad oggi si sono fatte scelte a dir poco discutibili che fanno pensare più che altro alla volontà di assecondare proposte di “amici” pur senza valutarne la valenza e la ricaduta oltre che la crescita socio-culturale del territorio.

La scelta degli obiettivi/indirizzi di un progetto culturale spetta al sindaco e deve essere condivisa dalla giunta, ogni singolo assessore deve essere in grado di contribuire nell’ambito della sua rispettiva competenza.

A giudicare da come fin qui hanno agito individualmente e collegialmente, possiamo dire, senza tema di smentita, che non solo manca una visione d’insieme ma sono completamente trascurati i rudimenti essenziali per portare a compimento un’idea: l’analisi dello stato dell’arte, la pianificazione, la valorizzazione dei luoghi culturali, l’individuazione delle problematicità, il monitoraggio e tutto ciò che è necessario, senza i quali sarà impossibile, come dimostrato da questa amministrazione, il raggiungimento dei risultati attesi”.

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