Sono 17 i capoluoghi di provincia italiani ‘promossi‘ con la tripla AAA nella gestione delle spese per servizi di pulizia e lavanderia. A decretare la speciale classifica elaborata per l’Adnkronos, è la Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, che prende in esame i costi sostenuti nel 2020 da Regioni e capoluoghi di Provincia.
A risultare più ‘virtuosi’ per questa voce di costi dell’ente, ottenendo così il massimo rating, sono Brindisi, che ha speso solo 8.528,00 euro, e poi Crotone con 12.220,00, Cosenza con 17.690,00, Siena con 21.347,68, Isernia con 26.057,85, Matera con 59.033,76, Rieti con 76.689,01, seguite da Savona (135.336,78), Teramo (136.356,74) e dalla Provincia di Trapani che però spende ancora tanto in pulizia e lavanderia: 142.108,23.
Infine ci sono: Lecce (146.213,33), Viterbo (171.065,66), Asti (198.286,18), Ancona (203.024,61), Terni (284.717,19), Reggio Emilia (363.348,52), Messina (487.346,78).
Altri 17 capoluoghi risultano pure fra i più virtuosi per questa voce di spesa, ottenendo la doppia AA: Caltanissetta, Catanzaro, Vicenza, Vibo Valentia, Milano, Salerno, Prato, Arezzo, Cesena, Campobasso, Agrigento, Ascoli Piceno, Roma, Macerata, Lodi, Alessandria, Pescara.
Mentre sono 12 quelli che si aggiudicano la A: Pisa, Siracusa, Benevento, Frosinone, Lucca, Avellino, Como, Novara, Brescia, Reggio Calabria, Rimini, Massa
Capoluogo di che? Il redattore dell’ “articolo” è a conoscenza che in Sicilia non esistono più le province??
Gentile lettore, la ringraziamo per la sua attenzione alla forma piuttosto che alla sostanza. Ci chiedevamo anche noi se Mikele si scrivesse con la K. Buona giornata