Ieri pomeriggio in videoconferenza si è svolto un incontro dove si è discusso di problematiche inerenti le piscine comunali. Presenti per il Comune di Trapani l’assessore Abbruscato e la Dirigente Gabriele, per il Comune di Palermo l’assessore Petralia, per il Comune di Catania l’assessore Parisi che è anche Presidente della Federazione Italiana Nuoto regione Sicilia, il dirigente coordinamento gestione impianti natatori Marco Sublini, l’avvocato Bolognini esperto contratti pubblici/associazioni, ed il Presidente della Aquarius Sergio Di Bartolo.
«Abbiamo voluto fortemente questo incontro perché riteniamo fondamentale intervenire a sostegno di tutte quelle realtà sportive fortemente danneggiate dal Covid, che ha ridotto le presenze negli impianti e causato un’impennata dei costi di gestione (energia e gas necessari per la conduzione degli impianti) – dichiarano il sindaco Tranchida e l’assessore Abbruscato -. causando l’imminente chiusura di quasi tutti gli impianti, specialmente in Sicilia. Sotto nostra richiesta, subito avallata e condivisa dai colleghi di Palermo e Catania e sostenuta dagli esperti, chiediamo un incontro per sollecitare un intervento da parte della Regione Siciliana atteso che un sostegno (contributo o altra forma eccezionale) da parte dei Comuni è poco praticabile sia per la normativa in atto nonché per le notorie deficienze dei bilanci comunali. Nel recente passato, anche per effetto di disposizioni nazionali abbiamo decurtato spese canone a carico del gestore oltre ad altre piccole disposizioni. Inutile affermare come chiudere le piscine rappresenterebbe un danno sociale oltre che sportivo irreparabile, che non vogliamo assolutamente accettare. L’amministrazione comunale potrà procedere con altri piccoli interventi nella convenzione vigente che però non serviranno a risolvere i problemi in via definitiva».