Il caso del senzatetto di Porta Garibaldi: il Comune al lavoro per una soluzione

redazione

Il caso del senzatetto di Porta Garibaldi: il Comune al lavoro per una soluzione

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sabato 29 Gennaio 2022 - 17:12

Grande emozione ha destato nella comunità marsalese la notizia dell’84enne F.R., che da alcuni giorni dorme in strada, dietro l’edicola di Porta Garibaldi, da alcuni anni trasformata in un punto informazioni turistico. Una storia di sofferenza e solitudine, portata alla luce dalla nostra redazione. Numerosi sui social i commenti dei cittadini lilibetani, che hanno auspicato un intervento da parte delle istituzioni o delle autorità ecclesiastiche, in soccorso dell’anziano.

“Il signore in questione – spiega la dirigente dei servizi sociali del Comune di Marsala, Matilde Adamo – viveva in uno stato di degrado segnalato ai servizi sociali dal proprietario dell’immobile dove abitava. I servizi sociali sono intervenuti e l’anziano è stato ospitato in una struttura , convenzionata dal comune, facendo fronte a tutte le necessità. L’accoglienza non è coattiva e non trattandosi di una prigione, il soggetto (dichiarato sano di mente) può uscire a suo piacimento. Il signore in questione è uscito volontariamente e, nonostante le insistenze del personale, ha dichiarato che andava ospite di un amico. Questa segnalazione è pervenuta ai servizi sociali da parte della struttura, pertanto si è richiesto al tribunale la nomina di un amministratore di sostegno/tutore, che possa curare gli interessi di questa persona”.

Dal Comune di Marsala è inoltre arrivata una nota ufficiale che dichiara quanto segue: “Da giorni, il sindaco Massimo Grillo, l’assessore ai Servizi sociali Giuseppe D’Alessandro, la dirigente Matilde Adamo e la Polizia Municipale hanno provato a parlare più volte con il pensionato, per il quale era stata trovata accoglienza in una casa per anziani. Lui ha rifiutato, richiedendo solo ed esclusivamente un appartamento autonomo che, in questo momento, il Comune non può assicurare direttamente. Tuttavia, il Servizi sociali continuano a cercare una soluzione – pur essendo l’anziano in grado di gestirsi autonomamente – tenuto conto altresì che il pensionato è pure disposto a sostenere le spese d’affitto per un mini appartamento. L’aiuto del Comune, pertanto, c’è stato fin dal primo momento e continua ad esserci“.

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