Sospeso lo sciopero degli autotrasportatori siciliani

redazione

Sospeso lo sciopero degli autotrasportatori siciliani

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domenica 07 Novembre 2021 - 10:00

Sospeso il blocco degli autotrasportatori siciliani aderenti all’associazione Aias, che era stato annunciato per i giorni che vanno dall’8 al 12 novembre. Lo ha annunciato il presidente del consorzio Aias, Giuseppe Richichi, dopo un incontro con l’assessore regionale alla Mobilità, Marco Falcone, al Palaregione di Catania. “Nella riunione di oggi abbiamo discusso delle problematiche che riguardano gli autotrasportatori siciliani- afferma Giuseppe Richichi -. Il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore Falcone si impegnano ad avanzare le nostre richieste direttamente a Roma. Il fermo è quindi sospeso a data da destinarsi”.

Musumeci aveva aperto ieri al dialogo con gli autotrasportatori, riconoscendo le difficoltà legate all’aumento del costo dei carburanti e dei costi di traghettamento, ma invitando al contempo i sindacati e gli operatori del settore ad evitare una serrata che avrebbe penalizzato oltremodo l’economia siciliana, già provata dalla pandemia.

“Ringrazio le associazioni e ogni singolo autotrasportatore per il senso di responsabilità mostrato nel soprassedere sui preannunciato fermo dei camion da domani – commenta Marco Falcone -. Il governo Musumeci ha recepito le preoccupazioni degli autotrasportatori siciliani, preso l’impegno ad aprire una interlocuzione con il governo nazionale e chiedere un tavolo con i presidenti delle commissioni Trasporti di Camera e Senato perché servono modifiche normative urgenti su diverse questioni che provocano oggettivamente molti disagi alla categoria, come i tempi di carico e scarico delle merci o la decurtazione dei punti patente. C’è inoltre il tema dell’impennata dei prezzi del carburante e delle tariffe del traghettamento, insostenibili per l’intero sistema della logistica della nostra Isola, già penalizzata per ragioni strutturali rispetto al resto d’Italia – ancora Falcone -. Il governo regionale è vicino alle ragioni di imprenditori e lavoratori e intende assumere il ruolo di interlocutore dell’esecutivo nazionale affinché si trovino soluzioni. Su queste istanze Roma non può girarsi dall’altra parte”.

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