Trentatré anni senza Mauro Rostagno: a Valderice il ricordo istituzionale e l’omaggio laico

redazione

Trentatré anni senza Mauro Rostagno: a Valderice il ricordo istituzionale e l’omaggio laico

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sabato 25 Settembre 2021 - 17:00

L’associazione Ciao Mauro, in collaborazione con Libera e Articolo 21 torna a ricordare Mauro Rostagno a 33 anni dal suo omicidio. Con il patrocinio del Comune di Valderice, sono in programma una serie di iniziative per il 26 settembre: alle 10.30 la commemorazione istituzionale presso la stele di Lenzi, nei pressi del luogo in cui si consumò il delitto; a seguire, una cerimonia laica che si terrà al cimitero di contrada Ragosia, con parole, canti e pensieri dedicati a Rostagno. Per l’occasione verrà letta la poesia “Mauro ‘n Trapani”, del poeta dialettale Vito Blunda ed eseguiti alcuni brani musicali, a cura degli studenti della scuola media “Mazzini” di Valderice. Poi le letture sceniche “Riflessioni sul potere”, a cura di Tiziana Ciotta, Eugenio De Martino, Marco Marcantonio.

“Celebriamo il 33° anno senza Mauro. Lo facciamo – scrivono gli organizzatori – come ogni anno, alla “Stele per Mauro” sul luogo dell’omicidio, insieme alle istituzioni. Lo facciamo subito dopo alla nostra maniera, insieme agli artisti, accanto al luogo dove si trovano i suoi resti, all’interno del cimitero di Valderice, avendo la certezza che questa cosa gli sarebbe tanto piaciuta. Lo facciamo, infine, intitolando il ricordo di quest’anno “Mauro ’n Trapani”, poesia dialettale del nostro amico Vito Blunda, recentemente scomparso. Alla fine dello scorso anno, con la sentenza della Cassazione, si è concluso definitivamente il processo per il suo omicidio, e quest’anno si è chiuso il processo ai suoi “depistatori”, in massima parte dichiarati colpevoli ma prescritti. A meno di improbabili novità future, la vicenda giudiziaria è definitivamente chiusa. I Tribunali della Repubblica hanno sancito che si è trattato di un omicidio di mafia, e che in tanti hanno operato perché non venisse svelata la verità, soprattutto tra chi aveva la responsabilità di svolgere le indagini, come purtroppo è spesso accaduto in Italia. A fronte di un’unica condanna, lo scenario storico e politico all’interno del quale l’omicidio di Mauro è maturato, è stato disvelato in modo compiuto, nonostante non tutte le concause siano state accertate. Pertanto l’intera comunità trapanese, insieme a noi, può ritenersi soddisfatta perché è stato fatto un ulteriore ed importante passo in avanti nella lunga lotta contro la criminalità mafiosa, insieme alla consapevolezza, però, che la conclusione del percorso di liberazione dalle mafie economiche e criminali non è vicina. Oggi il compito della società responsabile, dell’associazionismo e del volontariato, e quindi anche di Ciao Mauro, è quello di diffondere la consapevolezza, contro ogni ipotesi di normalizzazione, che la guerra non è vinta”.

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