A Marsala al via il progetto “Up e Down: coloriAmo la vita” contro stereotipi e pregiudizi

redazione

A Marsala al via il progetto “Up e Down: coloriAmo la vita” contro stereotipi e pregiudizi

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martedì 21 Settembre 2021 - 17:00

Al via il progetto “Up e Down: coloriAmo la vita”, un laboratorio artistico pensato per ragazzi con sindrome di Down, promosso dalle associazioni Skenè di Marsala e Palma Vitae di Castelvetrano.
L’incontro di presentazione si è svolto alla presenza del sindaco Massimo Grillo all’interno del Complesso Monumentale San Pietro, locale assegnato per svolgere il progetto che avrà una durata di due mesi. 
I presidenti delle due associazioni e i professionisti coinvolti nella conduzione delle attività hanno spiegato e mostrato ai ragazzi protagonisti del laboratorio e ai loro genitori le attività che caratterizzeranno il percorso laboratoriale, fatto di step diversi con obiettivi trasversali.

Con l’artista Giusy Ferrara, creatrice del marchio GiuFè, un brevetto unico al mondo che permette di realizzare gioielli ricavati da pezzi tagliati da tele dipinte, i ragazzi saranno guidati in un percorso sulle emozioni suscitate dai colori. Dipingeranno tutti insieme una tela che poi taglieranno per realizzare piccoli gioielli. E con gli stessi colori dipingeranno pure delle “coffe”, le borse “Palma Bags”, simboli contro la violenza di genere.
“Il progetto vedrà impegnati questi ragazzi in un percorso di colori dove, con il fare, lasceranno un segno concreto per una cultura che superi stereotipi e pregiudizi. Ribalteremo le prospettive e insieme lavoreremo contro la violenza di genere, diventando loro autori di prodotti che lanceranno questo messaggio” afferma la dottoressa Giusy Agueli psicologa e presidente dell’associazione Palma Vitae che si occupa di donne in difficoltà e vittime di violenza.
Il percorso avrà un vertice osservativo anche per quanto riguarda le dinamiche espressive che saranno accolte dalla regista Luana Rondinelli e che tradurrà in espressione artistica a conclusione del percorso. “L’integrazione passa dalla condivisione delle emozioni e questi ragazzi sono emozione pura – spiega Massimo Licari, presidente dell’associazione Skenè – da tempo li seguiamo e intessiamo relazioni con loro e siamo davvero felici di iniziare questo nuovo percorso artistico che sarà un arricchimento per tutti noi”.

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