Chitarristi blues da ascoltare

redazione

Chitarristi blues da ascoltare

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martedì 17 Agosto 2021 - 17:08

Il blues è un genere lontano dai riflettori già da diverso tempo. Le sua storia si intreccia tra musica e leggenda e ha dato vita a chitarristi leggendari.

Spesso quando si pensa alla chitarra elettrica, vengono in mente diversi musicisti blues tra i più conosciuti, come Eric Clapton, B.B King e ovviamente Jimi Hendrix. Il blues è un genere che ha influenzato altri generi musicali come il rock e il metal, viaggiando dal Delta del Mississippi alla Gran Bretagna, partendo ovviamente dall’Africa, terra di origine degli schiavi portati a forza nelle colonie degli Stati Uniti.

Inevitabilmente però, con il passare delle mode, il blues è stato messo un po’ in disparte a causa di un calo di interesse nella musica suonata da parte delle nuove generazioni, in favore di generi musicali più concentrati sull’elettronica, i campioni e l’utilizzo dell’autotune per comporre brani trap. Questo ovviamente non vuol dire che il blues sia stato dimenticato, anzi viene ancora studiato e apprezzato da tutti i chitarristi in erba e dagli appassionati.

Vediamo quali sono alcuni dei chitarristi blues che hanno contribuito a rendere il genere così famoso in tutto il mondo.

Robert Johnson

Di Robert Johnson esistono solo pochissime incisioni, ma il suo materiale è ancora oggi un vero piacere da ascoltare. Il suo stile ha praticamente rivoluzionato il mondo della chitarra e ha influenzato artisti del calibro di Jimi Hendrix. In realtà però, Robert Johnson è un artista di cui si parla spesso anche per la sua leggenda che probabilmente conoscerete. Si narra infatti che il bluesman, incapace di suonare e cantare, abbia stretto un patto col diavolo in persona incontrandolo a un crocevia: in cambio della sua anima avrebbe ottenuto capacità musicali fuori dal comune. Ancora oggi diversi studiosi stanno cercando di raccogliere diverse testimonianze sulla sua morte e sul luogo di sepoltura, senza però venirne a capo. Robert Johnson morì all’età di soli 27 anni, forse avvelenato dal gestore di un locale infuriato con il musicista per essere andato a letto con la moglie, forse per altre cause.

Stevie Ray Vaughan

O anche conosciuto semplicemente come SRV, il chitarrista texano è stato uno degli ultimi grandi talenti della chitarra blues, scomparso prematuramente nel 1990. Lo stile di Stevie Ray Vaughan si distingue per la capacità di unire il country con il blues, per i suoi incredibili virtuosismi e per il groove unico. Basta sentire brani come Scuttle Buttin’ o Couldn’t Stand The Weather, eseguiti con la sua band Double Trouble, per apprezzare le doti di questo incredibile musicista. SRV era comunque capace di eseguire anche brani lenti e di interpretare altri artisti in maniera impeccabile.

Albert King

Per alcuni appassionati e musicisti, Albert King è l’unico vero ‘King’ del blues. Il suo stile di chitarra unico composto da pochi, ma efficaci ‘lick’, si abbina perfettamente alle composizioni tra il blues e il soul contraddistinte spesso dai cori e da influenze da ‘big band’. I testi di King rimangono sempre collegati al blues, quindi parlano di sfortune, tradimenti da parte di donne e ovviamente povertà, ma nella sua musica assumono una vena autoironica che non può non strappare un sorriso.

John Lee Hooker

Uno degli interpreti più famosi del cosiddetto Delta Blues, John Lee Hooker incanta con la sua voce profonda e con uno stile di chitarra essenziale, costituito su ritmiche martellanti e con l’accompagnamento del piede, presente anche nelle incisioni. Una sorta di ‘metronomo’ umano, John Lee Hooker, maestro della ritmica in finger style classica del blues, ha saputo innovare il genere con il suo stile ipnotico che ha influenzato la cadenza dei riff del rock.

Muddy Waters

Considerato uno dei principali musicisti che hanno contribuito a creare il ‘blues elettrico’ di Chicago, Muddy Waters è stato uno dei bluesman più influenti, non a caso i Rolling Stones si sono più volte ispirati alla sua musica, anche nel nome visto che è stato praticamente tratto dal titolo di una sua canzone ‘Rolling Stone’. Muddy Waters con i suoi riff blues suonati con la chitarra elettrica e la sua voce profonda è stato l’anello di congiunzione tra il blues americano e il rock di stampo britannico. Il riff di Hoochie Coochie Man, come tutto il resto del brano è probabilmente uno dei più iconici e famosi della storia del blues, ripreso più volte da tantissime altre band e reinterpretato in forme più moderne.

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