Marsala e il ddl Zan, i consiglieri di minoranza presentano una mozione

redazione

Marsala e il ddl Zan, i consiglieri di minoranza presentano una mozione

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martedì 15 Giugno 2021 - 18:01

Il ddl Zan torna al centro delle attenzioni della politica marsalese. Recentemente, si era occupato dell’argomento a Sala delle Lapidi il consigliere Piero Cavasino, che aveva espresso posizione favorevole al provvedimento legislativo, criticando la campagna dei Pro Vita, che avevano piazzato diversi camion vela davanti agli istituti scolastici del territorio per alimentare una campagna contro la proposta del senatore Zan. Adesso parte alla carica il gruppo Cento Passi – Marsala Europea, attraverso un’iniziativa di Nicola Fici, Rino Passalacqua e Mario Rodriquez.

I tre consiglieri hanno depositato una mozione a sostegno del disegno di legge che intende contrastare gli episodi di discriminazione e violenza per questioni di orientamento sessuale, identità di genere o disabilità. Il testo della mozione fa riferimento alla risoluzione approvata dal Parlamento Europeo nel 2006, in cui si chiedeva agli Stati membri dell’Unione di adottare misure adeguate nella lotta all’omofobia e alla discriminazione.

“Nonostante siano passati diversi anni – evidenziano i consiglieri di minoranza – l’Italia non è ancora dotata di una legislazione idonea a punire l’odio e la violenza animati da omofobia e transfobia”. Il ddl Zan, che andrebbe esattamente in questa direzione, dopo l’approvazione alla Camera dei Deputati, è da tempo fermo al Senato, vittima dell’ostruzionismo di diverse forze politiche. Alla luce di ciò, con la citata mozione, Fici, Passalacqua e Rodriquez intendono sollecitare, a nome del Consiglio comunale, il Parlamento ad agire in direzione di quanto disposto dalla risoluzione europea del 2006, in modo da punire i reati fondati sull’odio nei confronti di omosessuali, transessuali e bisessuali, “colmando un vuoto giuridico ingiustificabile”.

Al contempo, la mozione intende impegnare il sindaco Massimo Grillo a farsi promotore, in tutte le sedi opportune, dell’adozione di norme volte a promuovere la piena parità di genere.

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