La Sicilia, per pochi casi, quattro ogni 100 mila abitanti, non entra nella zona bianca e così, l’Isola può sperare in un cambio di fascia solo dal prossimo 21 giugno, salvo ulteriori aumenti dei contagi.
Diverse le regole che potrebbero esserci, dunque, il primo giorno d’estate.
Tra i tavoli è obbligatorio mantenere «almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors)». Non è necessario il distanziamento se si tratta di conviventi e non vi è più un limite di posti a tavola. La mascherina va indossata «in ogni occasione in cui non si è seduti al tavolo».
Per quanto riguarda i bar e i locali, dall’1 giugno è consentito consumare al bancone. Si deve assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio). Se non ci sono posti a sedere «si deve consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione».
Marcia indietro sul green pass nelle cerimonie in zona bianca: il certificato verde infatti sarà necessario sempre. Anche nelle regioni con meno restrizioni, valgono insomma le stesse regole delle zone gialle. Dunque, feste di matrimonio, battesimi e comunioni con green pass anche in zona bianca. Lo precisa la Conferenza delle Regioni.
“Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso, devono svolgersi nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell’art.1, comma 14, del decreto-legge 33/2020 e con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi di cui all’articolo 9 del dl 52/2021 anche in zona bianca. Il comma 2 dell’art 9 del Dl 65/2021 si limita a stabilire l’anticipazione della possibilità delle feste in zona gialla al 15 giugno, ma restano ferme le modalità di svolgimento indicate nella norma”.
Il green pass consiste nel certificato di vaccinazione (con entrambe le dosi), il certificato di guarigione o un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, come previsto dal decreto del 18 maggio.
Le nuove linee guida delle Regioni prevedono tra l’altro che in tutte le attività «devono essere usati da parte dei lavoratori dispositivi di protezione delle via aeree finalizzati alla protezione del contagio e deve essere obbligatoria la frequente pulizia e l’igienizzazione delle mani».
Ci sono poi una serie di indicazioni di carattere generale, che vanno dal «definire il numero massimo di presenze contemporanee in relazione ai volumi di spazio, ai ricambi d’aria e alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita» alla possibilità di rilevare la temperatura dei clienti fino alla necessità di mantenere l’elenco delle presenze per 14 giorni.
È previsto poi che siano messi a disposizioni degli ospiti dei prodotti per l’igienizzazione delle mani, che vengano areati il più possibili i locali e che vengano privilegiati laddove possibile gli spazi esterni. Per quanto riguarda la ristorazione, salta il limite di massimo 4 persone sedute a mangiare, viene confermato il metro di distanza tra i tavoli e l’utilizzo della mascherina ogni qualvolta che ci si alza.