Etna, nuova e pericolosa eruzione. Stanziato un milione di euro per i comuni colpiti

redazione

Etna, nuova e pericolosa eruzione. Stanziato un milione di euro per i comuni colpiti

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domenica 07 Marzo 2021 - 16:38

Un nuovo parossismo dell’Etna si e’ verificato questa mattina, attorno alle 7.25, con una fontana di lava dal cratere di Sud-est. L’attivita’ stromboliana del vulcano iniziata nella notte si e’ poi evoluta dando vita a un primo trabocco lavico e, in seguito, in una eruzione con una nube lunga dieci chilometri poi dispersa verso Est.

L’eruzione ha provocato la ricaduta di cenere e lapilli sui Milo, Fornazzo, Trepunti, Giarre, Macchia di Giarre, Mascali, Riposto e Torre Archirafi. La fontana di lava e’ cessata attorno alle 8:30, mentre la copertura nuvolosa non ha consentito agli esperti dell’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di studiare la colata lavica avanzata lungo la desertica valle del Bove.

COLDIRETTI: DA CENERE DANNI A PIANTE E FIORI, E’ CALAMITA’

“L’emissione di cenere sta provocando danni a piante e fiori coperti da una coltre nera che soffoca le produzioni con la necessita’ di avviare l’iter per la richiesta di calamita’ naturale”. La richiesta viene da Coldiretti, che sottolinea come “i fenomeni eruttivi dell’Etna con l’emissione di cenere e lapilli hanno colpito pesantemente il comparto florovivaistico e delle piante aromatiche. Le piante prodotte nell’area etnea in questo momento raggiungono tutt’Italia quindi bisogna sostenere maggiori costi sia per una selezione sia per la pulizia che dev’essere fatta attentamente per i danni che potrebbero derivarne”.

“La manutenzione straordinaria va estesa anche alle serre ed in generale a tutti gli strumenti di lavoro e questo- conclude Coldiretti- fa lievitare i costi aziendali. Danni anche alle colture nonostante gli effetti reali, soprattutto sugli ortaggi e sugli agrumi, saranno visibili solo tra qualche tempo”.

STANZIATO UN MILIONE DI EURO PER I COMUNI COLPITI

Il governo regionale siciliano dichiara lo stato di crisi e chiedera’ a Roma lo stato di emergenza per le decine di Comuni raggiunti dalla cenere dell’Etna. Lo ha annunciato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, dopo un incontro con il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina.

Stamane, intanto, una ulteriore fontana di lava e la ricaduta piroclastica sui Comuni del versante Est, in particolare, Sant’Alfio, Giarre, Mascali, ha reso la situazione ancora piu’ critica. La Protezione civile regionale ha gia’ attivato i suoi funzionari della sede di Nicolosi e Catania per effettuare dei monitoraggi e sopralluoghi. Musumeci ha annunciato una prima erogazione di un milione di euro a favore dei Comuni colpiti e l’avvio delle procedure per l’acquisto di mezzi idonei all’ asportazione della cenere, da tenere a disposizione dei sindaci in caso di necessita’.

Al tempo stesso il governatore ha affidato all’assessore alla Salute Ruggero Razza il compito di verificare con le istituzioni sanitarie nazionali se la cenere vulcanica possa costituire pregiudizio alla salute delle persone che ne vengono a contatto.
“È solo un eccesso di prudenza- puntualizza Musumeci- ma, come si sa, la prudenza non e’ mai troppa”. (DIRE)

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