Coronavirus: in Italia la variante inglese è già al 17,8%

redazione

Coronavirus: in Italia la variante inglese è già al 17,8%

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venerdì 12 Febbraio 2021 - 17:15

Aggiornamenti preoccupanti da parte del Ministero della Salute a proposito della cosiddetta “variante inglese” al Covid. Il risultato dell’indagine condotta dall’Istituto Superiore della Sanità, dal Ministero e dai laboratori regionali certifica una circolazione sostenuta della variante, che con ogni probabilità è destinata a diventare prevalente nei prossimi mesi.

In Italia, la variante inglese si riscontra già nel 17,8% dei casi di positività al Covid, poco meno rispetto alla Francia (20-25%) e alla Germania (20%).

Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus, secondo le modalità descritte nella circolare del ministero della Salute dello scorso 8 febbraio. I campioni analizzati sono stati in totale 852 per 82 laboratori, provenienti da 16 regioni e province autonome, ripartiti in base alla popolazione. Il risultato medio è in linea con quello di altre indagini condotte in Europa. Il range di prevalenze sembra suggerire una diversa maturità della sub-epidemia determinata probabilmente da differenze nella data di introduzione della variante stessa. È presumibile pertanto che tali differenze vadano ad appiattirsi nel corso del tempo.

Dall’ISS si sottolinea la necessità di procedere a un attento monitoraggio, che assieme al rafforzamento delle misure di mitigazione, potrebbe consentire di contenere e arginare gli effetti della nuova variante. Tutto ciò, mentre si proseguirà con le vaccinazioni, che restano comunque efficaci anche contro il virus mutato.

Nei prossimi giorni l’indagine sarà ripetuta, per verificare la velocità di diffusione della nuova variante.

Va detto che il virus muta continuamente e sono già state isolate centinaia di varianti, anche se la maggior parte di queste non cambia le caratteristiche del virus.

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