Consultazioni, i leader politici continuano a parlare con Draghi per la formazione di Governo. Matteo Salvini ha dichiarato: “Con Draghi c’è convergenza su diversi temi, siamo a disposizione, nessun veto”. E sulla questione ministeri spiega: “Non chiederemo posti. Decide Draghi”. Poi sarà la volta del M5s. Pre-vertice dei dirigenti del Movimento con il fondatore Beppe Grillo che apre all’ex presidente della Bce e oggi farà parte della delegazione che lo incontrerà. Ieri il no di Fratelli d’Italia al governo di Draghi. Ok invece già espresso dal Partito Democratico e da Italia Viva.
Salvini continua: “Su molti temi c’è una condivisione interessante. Abbiano parlato di riaprire, il ritorno alla vita per noi è fondamentale, la riapertura dei negozi, dei bar, cinema e teatri. Abbiamo parlato di un’Europa che per noi deve mettere al centro la difesa dell’interesse nazionale. In questo momento per noi e per Draghi la priorità è il lavoro e non licenziare. I soldi dell’Europa siano usati per lo sviluppo, non per assistenza fine a se stessa”.
“Se tutti mantengono la parola data si lavora bene. Spero che gli italiani tornino a scegliere il loro Parlamento presto ma preferisco riempire i mesi che ci separano dal voto di contenuti”, ha risposto Matteo Salvini. “Per me – prosegue – è una sfida ipotizzare un governo con chi mi ha mandato a processo, in questo caso farei un tratto di strada per il bene del Paese con chi mi ha mandato a processo, questo è – ha aggiunto -. Ma vado oltre l’interesse personale e di partito. E’ chiaro che, se sarà, sarà un esperimento breve e limitato nel tempo e di carattere eccezionale”.
Queste due giorni fa le parole di Salvini: “Draghi dovrà scegliere tra Grillo e la Lega”:
Di parere diverso è un altro caposaldo del Movimento 5 Stelle, ovvero Di Battista: “Se fossi in Parlamento non darei la fiducia al Presidente Draghi – ha affermato di nuovo l’esponente pentastellato -. Non la darei in virtù di scelte, propriamente politiche, che il professor Draghi ha preso in passato da Direttore generale del Tesoro (privatizzazioni, svendita patrimonio industriale pubblico italiano, contratti derivati) e da Governatore di Banca d’Italia, quando diede l’ok all’acquisto di Antonveneta da parte di MPS ad un valore folle di mercato”.