Alcamo, il Consiglio Comunale ha approvato una variazione di bilancio

redazione

Alcamo, il Consiglio Comunale ha approvato una variazione di bilancio

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giovedì 24 Dicembre 2020 - 13:14

Durante la seduta consiliare di ieri sera sono stati deliberati anche due debiti fuori bilancio. L’Aula Falcone-Borsellino riprenderà i lavori dopo Natale.

Il Consiglio comunale è tornato a riunirsi, anche via streaming, ieri sera, per approvare una variazione di bilancio e due debiti fuori bilancio. Dopo le comunicazioni, nel corso delle quali sono stati rivolti gli auguri di buone feste dal sindaco Domenico Surdi e dai rappresentanti delle forze politiche di maggioranza e di minoranza, è stata sottoposto al voto dell’organo elettivo alcamese il primo punto all’ordine del giorno. Innanzitutto, è stata deliberata una variazione di bilancio con 17 voti favorevoli, 12 del M5S e 5 consiglieri dell’opposizione: Anna Allegro e Saverio Messana dell’Udc, Alessandra Cuscinà e Giovanni Calandrino del Gruppo Misto, Gino Pitò del gruppo ABC-Alcamo Cambierà. Si sono astenuti Francesco Dara di Noi Per Alcamo e Giacomo Sucameli di Sicilia Futura.

La proposta di delibera è stata illustrata in Consiglio comunale dalla dirigente comunale Tiziana Vinci. Nello specifico, l’oggetto dell’atto messo a votazione ha riguardato un avanzo vincolato, 12 mila euro derivanti dagli accantonamenti dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali relativi al 2019, da destinare al bilancio partecipato. Prima, però, è stato necessario procedere alla deliberazione di un subemendamento tecnico, la cui approvazione ha precluso la votazione di un altro emendamento presentato degli uffici. L’oggetto del subemendamento è stato esposto in Aula Consiglio dal dottore Sebastiano Luppino della direzione 3, Affari generali-Risorse Umane-Servizi alla persona, del municipio alcamese. Nello specifico, ha riguardato l’avanzo di bilancio per il rinnovo contrattuale della dirigenza, previsto dal Contratto Nazionale del Lavoro. Una misura che è stata applicata al Comune di Alcamo dopo ben 10 anni.

Il capogruppo dell’Udc, Saverio Messana ha così commentato gli emendamenti tecnici “Quando si vogliono fare le cose, si fanno”, riferendosi alla solerzia dell’ente di fronte a determinati atti. “Noi avevamo altre problematiche in questo Comune, ad esempio, il bilancio di previsione” ha dichiarato l’esponente democristiano. La votazione si è conclusa nel medesimo modo in cui è stata successivamente, come detto, approvata la delibera. È stata, inoltre, necessaria, anche la deliberazione dell’immediata esecutività, terminata con 17 voti a favore (12 del M5S+ Allegro, Messana, Dara, Cuscinà e Pitò). Si è astenuto Sucameli.

In seguito, è stato affrontato il primo debito fuori bilancio relativo ad un avviso di accertamento. Il Comune di Alcamo è stato condannato, dopo un secondo ricorso presentato dallo stesso contribuente alla commissione tributaria di Trapani, al pagamento di 1124 euro. La dottoressa Vinci ha informato l’Aula che la misura da adottare per risolvere casi simili futuri verrà presentata alla giunta. La proposta concerne la costituzione di una struttura indipendente, rispetto agli uffici municipali, che si occuperà di valutare le ragioni del contribuente. Inoltre, la dirigente ha comunicato che verrà proposto il ricorso in appello da parte dell’ente contro la sentenza, in quanto l’avvocatura comunale, forte di precedenti decisioni della commissione tributaria regionale e della Cassazione, ritiene che l’applicazione delle tariffe Tari da parte del sindaco rientrava tra le sue competenze e, dunque, si tratta di un’operazione del tutto possibile in Sicilia. Dopo un momento di incertezza sul fatto che fosse stato o meno presentato un atto nell’elenco da sottoporre al giudice, la dottoressa Vinci ha dato conferma dell’avvenuto deposito. Il debito fuori bilancio è stato approvato a maggioranza: 17 voti a favore (12 M5S + Allegro, Messana, Calandrino, Cuscinà e Pitò). Si è astenuto il consigliere Dara. Un voto contrario è stato espresso da Sucameli.

Infine, è stato trattato l’ultimo punto all’odg del Consiglio comunale. Anche in questo caso si è trattato di un debito fuori bilancio di circa mille euro, una condanna al 50% per il municipio alcamese. La proposta di delibera ha avuto ad oggetto la liquidazione del 2016 dell’ex segretario comunale di Alcamo, il dottore Cristofaro Ricupati. Sebbene non fosse stato redatto un piano degli obiettivi dallo stesso Ricupati, per potere conseguire la liquidazione, il giudice ha riconosciuto all’ex segretario comunale una perdita di chance. L’avvocatura dell’ente ha consigliato di non proporre appello. La votazione è terminata in questo modo: 17 favorevoli (12 M5S + Allegro, Calandrino, Dara, Messana, Cuscinà). I contrari sono stati due: Pitò e Sucameli. Nessun astenuto. La prossima seduta del Consiglio comunale si terrà il 28 dicembre.

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