Alcamo: il Consiglio approva il Dup, frizioni nella maggioranza

redazione

Alcamo: il Consiglio approva il Dup, frizioni nella maggioranza

Condividi su:

martedì 01 Dicembre 2020 - 22:22

L’organo elettivo ha approvato, oltre alla presa d’atto infrannuale sul controllo strategico, la variazione di bilancio e la verifica della sussistenza dell’equilibrio finanziario dell’ente. Nel corso dei lavori due esponenti della maggioranza hanno abbandonato l’Aula.

A dieci minuti dalla mezzanotte, si è conclusa la seduta del consesso civico alcamese durante la quale sono state approvate a maggioranza tre delibere. La prima, ha riguardato la presa d’atto infrannuale sul controllo strategico e le modifiche al DUP (Documento Unico di Programmazione). Nel corso dei lavori due esponenti della maggioranza hanno abbandonato l’Aula e, precisamente, il consigliere comunale Nino Asta e la consigliera Rosalba Puma. Dopo che il dirigente competente, la dottoressa Tiziana Vinci, ha illustrato al Consiglio comunale, riunitosi in parte in presenza e in parte via web, sul report fino al 30 settembre, si è aperto il dibattito. Gli obiettivi dell’ente, come spiegato dalla dottoressa Vinci, hanno risentito della situazione provocata dall’emergenza Covid-19. In particolare, la tempistica della gestione ed erogazione dei servizi ha subito dei cambiamenti, anche se sono state introdotte delle deroghe alle date di scadenza dal legislatore nazionale. Nello specifico, il dirigente ha esposto la condizione del Piano triennale del fabbisogno dell’ente, ricordando che nel 2020 vi è stata la necessità di trasformare rapporti part time a full time di alcuni dipendenti. Inoltre, la dirigente ha comunicato che è stata istituita una nuova figura, quella dell’ufficiale della riscossione. Infatti, sono stati seguiti dei corsi Antel da quasi 50 dipendenti del municipio alcamese. Ad oggi, in 8 hanno superato il corso. Ciò dovrebbe consentire al Comune di Alcamo di mettere in atto le misure della finanziaria 2020. Per la riscossione è previsto l’impiego di 10 funzionari. Gli obiettivi specifici delle modiche al Dup, concernono, invece, le manutenzioni. Mediante, poi, l’applicazione di quasi 600 mila euro di avanzo disponibile, verrà effettuata la messa in sicurezza delle strade, in quanto proveniente dalle sanzioni relative, e finanziati gli accordi quadro idrico-fognario (verranno rimpinguati anche quelli in itinere) e dell’illuminazione. È stato previsto poi l’acquisto di un’area attigua all’ex Ipab di circa 80 mila euro, vicino Corso Generali Medici, la manutenzione ordinaria e straordinaria del rifugio sanitario, circa 36 mila euro, la realizzazione di uno skate park di circa 40 mila euro.

La discussione, poi, è proseguita con l’intervento del primo cittadino, Domenico Surdi, il quale ha ricordato che dall’inizio del mandato la sua amministrazione ha lavorato sul sistema dei controlli interni al comune. Il report, dunque, esposto in Aula Consiglio ha restituito la situazione gestionale dell’ente e fornisce dei dati importanti. Il sindaco, successivamente, ha ringraziato il segretario comunale, il dottore Vito Bonanno, la ragioneria e gli altri uffici per gli sforzi fatti, in quanto la pandemia non ha inciso solo sull’aspetto economico, ha evidenziato il primo cittadino, ma nella programmazione in sé. Il sindaco Surdi, poi, è tornato sulla possibilità per il municipio alcamese di applicare i 600 mila euro di avanzo e di rimpinguare gli accordi quadro in essere, necessari per la riparazione idrica e fognaria. “Finalmente- ha detto il primo cittadino- sistema anche da noi è a regime”. Infatti, ha precisato che le reti infrastrutturali non sempre tengono, con guasti rilevanti, come quelli che si sono verificati in questi giorni. Per quanto concerne le modifiche al Dup, si è soffermato sulla realizzazione della bretella statale che dovrebbe rendere più semplice il percorso per accedere alla città. “Non c’è alcun dubbio che si possa realizzare”, ha affermato il sindaco precisando che si tratta di un’opera statale. Poi, ha fatto cenno al progetto di ristrutturazione di un palazzo abusivo, sopracitato, acquisito a patrimonio comunale e dell’area in cui questo è situato, grazie al finanziamento dello Iacp di Trapani. Infatti, nell’edificio dovrebbero essere realizzati degli alloggi popolari e anche alcuni uffici comunali. Dovrebbe essere prevista anche una biblioteca sociale.

Dai banchi della minoranza in Aula Falcone-Borsellino ha preso la parola il capogruppo dell’UDC, Saverio Messana, il quale ha affermato di essere molto deluso. Infatti, la seconda commissione consiliare al bilancio, della quale fa parte, ha avuto poco tempo per studiare gli atti. Nel suo intervento, nello specifico, ha criticato le assunzioni e stabilizzazioni fatte dall’ente e la percentuale prevista dai revisori come spesa necessaria per il personale (il 27%). Così, ha spiegato il consigliere comunale il suo stato “Sono molto deluso perché l’UDC, come lei ben sa, spesso ha votato atti importanti, compreso i bilanci, qualche variazione, eccetera, eccetera. Ma siamo arrivati a quattro anni, quasi cinque dalla consiliatura, e non c’entra niente il Covid, bisogna essere corretti, arriva alle 11.12 il parere dei revisori dei conti. In commissione ci siamo detti tutti, anche la maggioranza, che non daremo più nessun parere se manca quello dei revisori per un debito fuori bilancio, pensi un po’ per andare a fare gli equilibri e le variazioni di bilancio che sono atti importantissimi”. In particolare, l’esponente democristiano ha criticato la mancanza delle risorse per effettuare la gara per l’autobus cittadino, nonostante la mozione votata in Consiglio comunale all’unanimità questa estate. “Cari colleghi del Movimento 5 Stelle, che avete votato all’unanimità questa cosa, significa che tutto quello che votate in Consiglio comunale non ne va bene una. È inutile che poi dite ‘Noi ci lamentiamo’, perché qualche gruppetto del Movimento 5 Stelle si lamenta, però, quando andiamo al dunque, tutto a posto, facciamo finta di niente. Per carità, io ne prendo atto, siete maggioranza. Ma attenzione: la ruota gira. La ruota gira. E io spero che, questi sono gli ultimi 6 mesi che fate, attenzione, come amministrazione cittadina. Perché secondo me avete fallito!”.

Come pronosticato dal consigliere democristiano, dalla maggioranza si sono elevate delle voci in dissenso. In particolare, quella del presidente della terza commissione all’Urbanistica, Nino Asta, il quale è così intervenuto “Da chi è stato deciso che si deve fare un forno crematorio ad Alcamo?” riferendosi a quanto contenuto in un primo momento nel report della dirigente Vinci. Secondo l’esponente pentastellato poi le decisioni vengono imposte dall’alto. “Il Consiglio deve calare la testa, perché questo ha fatto negli ultimi 4 anni” ha affermato, portando come esempio quanto accaduto per il progetto della pista ciclabile. Dopo, in merito al progetto dell’Ipab, vicino Corso generale dei Medici, ha dichiarato “La cosa che un po’ mi fa strano è che, giusto giusto, quell’area è un intervento di un progetto di massima del 2014. Sicuramente, sarà una coincidenza, un caso. Era un progetto di massima del nostro vicesindaco Vittorio Ferro che insieme al fratello nel 2014 presentò un progetto di massima per quell’area e, probabilmente, non c’era nessun altra area nelle vicinanze in cui si potesse intervenire, soprattutto, un’area di proprietà comunale. Quindi, si è pensato giustamente di inserire quell’area, magari senza il consenso dell’Ipab, proprietaria di quell’area. Non c’è nessuna convenzione che dice il contrario”. Dunque, per il consigliere grillino questa situazione adesso dovrebbe essere risolta sanando l’area. Un errore che costerebbe 80 mila euro. Gli errori vengono fatti a monte, ma poi è il Consiglio che deve prendersene la responsabilità.

Il sindaco Domenico Surdi ha replicato alle doppie critiche ricevute. Il primo cittadino è prima ritornato sul punto del fabbisogno del personale, definendo “Superficialità” quanto detto dal consigliere dell’UDC. Il sindaco ha precisato che la spesa per dipendenti dell’ente è attualmente poco meno del 40%. La percentuale del 27% indicata dai revisori è quella stabilita dal legislatore, il quale ha fissato per i comuni non virtuosi un tempo di 5 anni per effettuare tale riduzione dei costi. Cosa che già il Comune di Alcamo sta facendo, oltre alla riscossione delle tasse da chi non le paga, che è necessaria e che, rispetto al passato, l’ente sta portando avanti. Inoltre, il primo cittadino ha ricordato che la stabilizzazione dei precari è avvenuta su decisione unanime del Consiglio comunale. “Questi signori per vent’anni, ad ogni Natale, aspettavano il miracolo da qualche assessore o politico regionale. Quest’anno, se non lo aspettano più è grazie al coraggio che abbiamo avuto di stabilizzare”. Non era un obbligo, ma una responsabilità che la politica si è presa, ha detto il sindaco. Una risposta, quindi, ad una scelta politica scellerata del passato. In merito alle affermazioni del consigliere della sua maggioranza, il sindaco ha dichiarato di essere anche lui deluso, perché dopo 4 anni non è chiaro il ruolo di controllo del Consiglio comunale, compito che appunto deve mettere in atto mediante il controllo strategico di cui all’ordine del giorno. Il primo cittadino si è scusato per il refuso riportato sulla tabella allegata al documento, ma ha chiarito che non vi è stata malafede. Poi, ha ricordato le riunioni precedenti alla seduta consiliare per rendere edotti gli esponenti della maggioranza. “Io sorvolo su tutto, ma non posso assolutamente consentire che in una seduta di Consiglio comunale di questa città si metta in dubbio la buona fede, l’onestà, la moralità della mia amministrazione. Su questo non posso consentire che si facciano sconti”, ha affermato. Poi, sulla questione del parco Barone-Pastore vicino Corso Generale Medici ha affermato “Non si può dire in un’Aula di Consiglio comunale che il Comune, magari senza chiedere il consenso, fa un progetto su un’area che non è sua. Passo su tutto, su tutto, ma non su questo, perché, veramente, ci si prende delle responsabilità che non solo non portano a niente, ma che segnano il livello basso in cui si antepongono le simpatie e le antipatie agli obiettivi che si vogliono fare per la città”. Il primo cittadino, infine, ha precisato che è stato vinto un finanziamento pubblico e che la disponibilità per quell’area è stata data dal commissario dell’Ipab. “Non si vuole pagare nessuna parcella a nessuno, ma dove si vuole arrivare?”.

Questo il risultato della votazione dell’emendamento tecnico, con il quale è stata aggiunta una tabella esplicativa: favorevoli 12 (M5S + Gino Pitò di ABC-Alcamo Cambierà e Alessandra Cuscinà del gruppo misto), nessun contrario, astenuti 5 (Anna Allegro e Saverio Messana dell’Udc, Giovanni Calandrino del gruppo misto, Francesco Dara di Noi Per Alcamo, Giacomo Sucameli di Sicilia Futura). La proposta di delibera emendata è stata così votata: favorevoli 11 (M5S+ Cuscinà) contrari 5 (Allegro, Calandrino, Dara, Messana e Sucameli) astenuto Gino Pitò. Per l’immediata esecutività si sono espressi favorevolmente 13 consiglieri comunali (M5S + Allegro, Cuscinà, Pitò). Ha votato contrario Sucameli e si sono astenuti in 3 (Calandrino, Dara e Messana).

Dopo è stata trattata la variazione di bilancio. La dottoressa Vinci ha preso la parola per spiegare al Consiglio comunale l’applicazione di avanzo per le demolizioni (184 mila euro), proveniente dalla sanatoria. Prima è stato messo ai voti un emendamento tecnico alla delibera che ha ottenuto 11 “sì” dal M5S, un “no” dal consigliere comunale Sucameli e l’astensione di 4 rappresentanti del consesso civico alcamese: Allegro, Calandrino, Messana e Pitò. La variazione è stata approvata da 11 esponenti della maggioranza M5S e dalla consigliera Cuscinà del gruppo misto. Contrari si sono espressi la Allegro, Calandrino, Messana, Sucameli. Si è astenuto Gino Pitò. L’immediata esecutività, invece, è stata respinta: favorevoli 12 consiglieri (M5S + Allegro, Calandrino, Cuscinà), contrari Messana e Sucameli. Per l’astensione si è espresso il consigliere Pitò.

La verifica della sussistenza dell’equilibrio finanziario dell’ente è stato l’ultimo punto all’odg dell’Aula Consiglio. Anche in questo caso l’intervento della dirigente competente, la dottoressa Vinci, è stato necessario per rassicurare all’esponente dell’Udc, Saverio Messana che ci sono le somme in bilancio per le negoziazioni assistite. Anche la dirigente Dorotea Martino è intervenuta per spiegare che l’ufficio da lei guidato ha cambiato strategia sull’attesissimo Piano delle insegne. Infatti, è stato deciso che l’argomento verrà affrontato in maniera unitaria mediante un appalto di concessione di servizi. La votazione è stata per prima cosa effettuata su un emendamento: favorevoli 11 (M5S + Cuscinà), un contrario (Sucameli) e 4 astenuti (Calandrino, Messana, Allegro e Pitò). La delibera è stata approvata a maggioranza. Si sono espressi favorevolmente 11 consiglieri pentastellati e la Cuscinà, i contrari sono stati 4 (Calandrino, Messana, Allegro e Sucameli), un consigliere astenuto: Gino Pitò. L’immediata esecutività, in questo caso, è stata votata con 13 “sì” (M5S, Allegro, Cuscinà e Pitò) un contrario (Sucameli) e 2 astenuti (Calandrino e Messana). Nel corso delle comunicazioni, l’assessore Vittorio Ferro ha informato il Consiglio comunale che grazie al Gal Castellammare del Golfo, il Comune di Alcamo ha ottenuto il finanziamento dei lavori riqualificazione del Castello di Calatubo ( Misura 7.2. del PSR Sicilia) che consentirà di mettere in sicurezza la prima corte del castello e due torri, per l’ammontare di 300 mila euro circa.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta