Legambiente: “Lo Stagnone è un parco naturale, le vetture non debbono transitare”

redazione

Legambiente: “Lo Stagnone è un parco naturale, le vetture non debbono transitare”

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giovedì 29 Ottobre 2020 - 07:03

Letizia Pipitone, presidente del circolo di Legambiente di Marsala e Petrosino.

Che ne pensate della polemica che si è sviluppata intorno alla pista ciclabile della Stagnone. Voi siete perché la strada diventi a senso unico o rimanga a doppio senso di circolazione per i veicoli a motore?

“In questa polemica che riteniamo sterile, siamo intervenuti per ribadire il nostro pensiero che abbiamo espresso al sindaco in carica nel 2013 e poi reiterato ad Alberto Di Girolamo e che ora giriamo a Massimo Grillo: la strada dello Stagnone va chiusa al traffico dei veicoli a motore e la zona deve diventare tutta una riserva pedonale. Naturalmente con le dovute eccezioni relative ai residenti e a chi vi espleta un’attività lavorativa”.

Non appare una sorta di forzatura. Lasciare ai soli pedoni la strada che è anche meta di turisti oltre che una passeggiata per tanti marsalesi?

“Occorre superare la mentalità paesana e guardare oltre. Non esiste un solo parco naturale che sia raggiungibile con le vetture. Si può raggiungere lo Stagnone attraverso le tante stradelle che lo collegano alla provinciale, si possono utilizzare i mezzi elettrici pubblici, e io aggiungo anche perché siamo stati un intera giornata la scorsa domenica 25 ottobre nella zona e abbiamo visto che la convivenza tra i tantissimi ciclisti e gli altrettanto numerosi pedoni, comincia a diventare difficile”.

Negli anni nella zona dello Stagnone si sono sviluppate anche tante attività commerciali. Poi con il Kitesurf sono nate delle vere scuole frequentatissime anche dai turisti, molti dei quali stranieri.

La zona in cui si concentra la gran parte dei kiters è un vero e proprio caos. Parcheggio abusivo sulla riva e dappertutto musica ad alto volume. C’è stato anche lo sbancamento di ampi tratti di litorale lagunare con relativa vegetazione, allo scopo di facilitare la discesa in mare di queste enormi vele e dei lunghissimi tiranti che le sostengono. Una delle conseguenze di tutto ciò è che da alcuni anni i meravigliosi fenicotteri rosa sono letteralmente spariti dalla laguna, ed insieme ad essi tutta l’avifauna dello Stagnone. Attenzione noi non siamo per impedire lo sport, ma regolamentarlo e nel caso della riserva impedirlo per alcuni mesi l’anno per avere cosi un riposo biologico dell’ambiente. La gente poi si abitua. Io mi ricordo quando si pescava e c’erano anche tanti natanti nelle acque dello Stagnone. Poi fu proibito grazie ad una vera e propria battaglia di civiltà e quanti prima si lamentavano ora apprezzano il risultato che si è avuto. Faccio un altro esempio quando si istituiscono le zone Ztl nei centri urbani i cittadini si lamentano e con essi soprattutto i commercianti. Dopo poco tempo si rendono conto che si sta meglio in un ambiente senza vetture e con poco rumore. Questo invoglia i passanti e non diminuisce le vendite”

Che tipo di turismo, terminata questa drammatica vicenda covid, voi auspicate?

“Il futuro del turismo è quello che noi definiamo “lento”, gente che passeggia in bici o a piedi e si gode le bellezze dei posti dove arriva”.

Già e come ci arriva nei luoghi?

“E anche qui noi siamo in ritardo con il resto dell’Europa. Occorre investire sul turismo che arriva tramite binari. Una rete ferroviaria che ci trasporti in mezz’ora all’aeroporto di Punta Raisi. Non serve avere uno scalo sotto casa. Il treno e più sicuro ed ecologico. Il presente che per noi potrebbe essere il futuro, è già attivo in tutto il nostro continente”.

A proposito di futuro, a breve inizieranno i lavori della realizzazione di una pista ciclabile nel versante sud della città di Marsala, nella cosiddetta strada dei lidi. Anche lì proponete il blocco del traffico veicolare?

“Intanto non siamo all’interno di un parco naturale come lo Stagnone. Noi naturalmente siamo favorevoli alla pista ciclabile nella provinciale che collega ai Lidi. Tuttavia ci rendiamo conto che specialmente d’estate la zona è molto trafficata. Per questo siamo favorevoli al senso di marcia unico anche perché esiste già in quella zona una strada parallela, la via Vecchia Mazara, che si può percorrere in sensi opposto”.

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