Esistono tanti libri e albi illustrati che parlano di accoglienza, fortunatamente, ma questo colpisce dritto al cuore.
(Non) C’è posto per tutti, Editrice Il Castoro, di Kate e Jol Temple, illustrato da Terri Rose Baynton è ambientato nel mare; racconta di una foca e del suo cucciolo costretti a lasciare il proprio scoglio e a trovare una nuova casa. Nessuno sembra disposto ad accoglierli, troppa gelosia per i propri spazi e diffidenza.
Arrivati alla fine del libro qualcosa ci spiazza, il libro non finisce ma si ricomincia la lettura dalla fine all’inizio invitando il lettore a cambiare prospettiva e mettersi nei panni dell’altro. Leggere al contrario, risalendo la corrente porta le parole a cambiare completamente il senso della storia. Diventa il contrario di ciò che si legge. È uno straordinario gioco di parole, possiamo dire, che è l’esatta lettura della nostra realtà attuale. In più di un occasione viviamo episodi di violenza e rifiuto nei confronti di chi viene da posti che non sono “casa nostra”, episodi che purtroppo sono sfociati nella violenza più atroce che ha portato alla morte. Le nuove generazioni, i nostri figli in che scoglio vivono? che tipo di umani vogliamo che diventino?
Un libro corto, ma potente. Da leggere ai bambini, ma anche agli adulti.
Il libro è sostenuto da Amnesty International Italia: “questo prezioso albo ricorda ai più grandi e rivela ai più piccoli che per allargare gli orizzonti e cambiare prospettiva, narrazione e messaggio, bisogna leggere, leggere e ancora leggere. E provare, l’ultima volta, a farlo al contrario. Perché, alla fine, “è davvero sciocco ripetere che un posto per tutti non c’è!”.
Età di lettura consigliata 0-99 anni.
rubrica a cura della Libreria per bambini Albero delle Storie