La notte di martedì 15 settembre, i poliziotti della Volante del Commissariato di Polizia di Mazara del Vallo hanno tratto in arresto B. A., 41 anni, mazarese con precedenti per reati contro il patrimonio.
Gli agenti della Volante, percorrendo il lungomare Fata Morgana, nell’ambito dei quotidiani servizi di prevenzione del territorio, si sono accorti di un uomo che, su uno Scarabeo, stava trasportando un voluminoso soffiatore a scoppio. Insospettiti dall’atteggiamento nervoso del conducente, poi identificato per B. A., gli hanno ingiunto di fermarsi per un controllo.
B. A., in un attimo, abbandonando il ciclomotore con il suo carico, è fuggito a piedi, cercando di far perdere le sue tracce nella vegetazione alta presente in quel tratto di strada. Gli operatori, prontamente, hanno chiamato in ausilio una seconda Volante che, perlustrando attentamente le vie limitrofe, è riuscita a individuare il mazarese. Questi ha tentato nuovamente di scappare ma gli operatori lo hanno raggiunto fulmineamente e bloccato. A quel punto B.A. ha confessato di essersi introdotto, approfittando dell’ora tarda, all’interno di una villa abitata della nota località balneare mazarese di Tonnarella.
Il malfattore, infatti, danneggiando il portone d’ingresso della villa e sollevando la saracinesca elettrica del piccolo magazzino annesso, si era impadronito del motorino e del soffiatore lì custoditi ed era scappato, non prima di aver messo a soqquadro il retrostante locale lavanderia in cerca di ulteriore bottino. I padroni di casa, che in quel momento dormivano, non si erano accorti di nulla, cosicché B.A. era riuscito ad operare indisturbato. Questi ultimi, evidentemente sorpresi, sono stati rintracciati e avvisati dai poliziotti del Commissariato, una volta sventato il piano criminale dell’arrestato.
Per disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, l’uomo è stato condotto presso la propria abitazione a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente che, infine, l’ha sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.
La refurtiva, nella prima mattinata, è stata restituita ai legittimi proprietari.
Quest’ultimo arresto si inserisce nell’ambito della costante attività di repressione dei reati e del controllo del territorio operata dai poliziotti mazaresi. L’ufficio Misure di Prevenzione del Commissariato, infatti, nel corso di quest’anno, ha eseguito 17 ordini di carcerazione, 15 arresti domiciliare, 8 sottoposizioni alla libertà controllata e ha applicato 27 misure di prevenzione emesse dal Questore di Trapani o dal Tribunale Misure di Prevenzione trapanese.