La marineria e la comunità mazarese ancora una volta in ansia per le sorti di due pescherecci e dei suoi equipaggi. Si tratta dell’Antartide e il Medinea, sequestrati dalle autorità libiche a circa 35 miglia a Nord di Bengasi. Sono invece riusciti a sfuggire alla cattura altri due pescherecci (Anna Madre e Natalino) che navigavano nelle vicinanze del sito in cui è avvenuto il sequestro, il golfo delle Sirte, ben noto alle cronache internazionali e considerato particolarmente strategico negli equilibri politici dell’area.
Sull’Antartide e il Medinea, scortate dopo la cattura fino al porto di Bengasi, si trovano rispettivamente, due equipaggi composti da 10 e 6 unità. Dalle notizie fin qui diffuse, pare che i 16 uomini stiano bene.
“Siamo in continuo contatto con le autorità competenti e seguiamo gli sviluppi della vicenda”, ha commentato il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci, esprimendo preoccupazione per l’ennesimo episodio avvenuto ieri sera al largo di Bengasi.
Il caso più recente aveva interessato
un peschereccio marsalese, il Nuova Maria Lucia, che era stato
rilasciato dopo alcuni giorni e il pagamento di una sanzione di circa
9 mila euro alle autorità tunisine.