Importante incontro in videoconferenza stamani a Palazzo Municipale di Marsala. Al sindaco Alberto Di Girolamo sono stati illustrati i progetti con i quali la Rete Ferroviaria Italiana – RFI procederà alla soppressione di diversi passaggi a livello nel territorio comunale. Una progettualità corposa che migliorerà la percorribilità dei treni e renderà finalmente fluida la circolazione veicolare in punti nevralgici della città.
“Come in quello di via Lipari, che occupa il primo posto nella graduatoria dei passaggi a livello da eliminare – afferma il sindaco Alberto Di Girolamo -. Sono opere pubbliche essenziali per lo sviluppo della nostra città e, in verità, ho potuto riscontrare notevoli passi avanti rispetto a Novembre scorso, quando ho incontrato a Roma i responsabili della RFI”.
E le Ferrovie, oggi, erano rappresentate dai dirigenti Calogero Parla e Clara De Gregorio, dall’ing. Giovanni Nardella (progettista) e dall’ing. Nicola Scarpitta (RFI di zona). La situazione che è stata prospettata al sindaco Di Girolamo è in linea con quanto programmato fin dal 2016, tenuto conto che c’è una progettualità avanzata riguardo la soppressione dei passaggi a livello di via Lipari, Grotta del Toro e c.da Terrenove.
Tutti e tre saranno bypassati da altrettanti sottovia, con contestuale realizzazione della viabilità alternativa. Necessitano di ulteriori approfondimenti, invece, i passaggi a livello in prossimità della Villa Araba, di contrada Dammusello e Birgi.
Aggiunge il sindaco Di Girolamo: “Lo sforzo economico di diversi milioni di euro, con risorse della RFI e dall’Europa, consentirà di riunire in più punti la città, attualmente tagliata in due da una linea ferrata lunga 24 chilometri e con ben 27 passaggi a livello che a volte restano chiusi per decine di minuti, esasperando i cittadini”. Al termine della videoconferenza – cui hanno partecipato anche gli assessori Salvatore Accardi e Rino Passalacqua, i dirigenti Giuseppe Frangiamore e Francesco Patti, nonché l’ing. Alessandro Putaggio – è stato concordato un ulteriore incontro a breve, con il coinvolgimento anche della Soprintendenza di Trapani.
Si è vero i cittadini Marsalesi hanno ragione a lamentarsi dei tempi di attesa al passaggio a livello, ma basta andare sulla Lugano-Ponte Tresa per vedere le sbarre abbassarsi e poi rialzarsi nel giro di poche decine di secondi, dopo il passaggio del treno. Se si introducessero apparati e norme simili a quelle che si usano all’estero, dato che esiste una Unione Internazionale delle Ferrovie che ne fissa i criteri, anche da noi i passaggi a livello potrebbero coesistere meglio con le esigenze della strada, evitando anche i sottopassi che vengono proposti. Va ricordato infatti che i sottopassi costano in termini economici e anche ambientali visto che richiedono tonnellate di cemento e consumano molto più spazio specie quando sono fatti dentro alle città. Per vedere una ferrovia ideale basta andare per esempio in val Venosta in Alto Adige dove girano molti treni ma i sottopassi sono pochi e i passaggi a livello veloci. E qui non stiamo parlando di posti solitari, infatti in estate i tali posti ci passano migliaia di turisti al giorno. Ma se proprio i sottopassi occorre farli, faccio presente che eventi meteorici intensi possono causare allagamenti urbani interessando la rete stradale, ma in particolare i sottopassi, la cui causa scatenante prevalente è da imputare a forti e improvvise precipitazioni temporalesche caratterizzate da rovesci molto intensi che si riversano sul territorio in un arco temporale molto breve, come purtroppo avviene anche nella nostra città. Pertanto attenziono al prossimo Sindaco di Marsala che per non concorrere ad acuire il rischio di allagamento dei sottopassi, sia messa in campo ed in tempo utile una adeguata manutenzione e pulizia dei margini stradali e delle pertinenze, intesi come periodici sfalci dell’erba e pulizia dei fossati, nonché profilatura dei cigli e scarpate, mantenimento in buono stato di efficienza della rete scolante delle acque bianche ivi compresa una corretta manutenzione del reticolo idraulico minore e minuto e quindi della loro bonifica pur non adiacenti alla viabilità.