Marsala 2020: Città Futura lancia le primarie “per unire l’area progressista”

Vincenzo Figlioli

Marsala 2020: Città Futura lancia le primarie “per unire l’area progressista”

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lunedì 06 Luglio 2020 - 08:42

Il movimento Città Futura ha lanciato la propria proposta ufficiale per uscire dal limbo delle incertezze nell’individuazione del prossimo candidato sindaco dell’area progressista: le primarie di coalizione. Di fatto, sarebbe lo stesso strumento utilizzato nel 2015, quando – anche allora – si discuteva di profili diversi per le amministrative incombenti. Così, una fredda domenica di febbraio, gli elettori di centrosinistra si ritrovarono a scegliere tra Alberto Di Girolamo, Anna Maria Angileri e Luigi Giacalone: la maggioranza optò per il segretario pro tempore del Pd di Marsala e, da lì in poi, il centrosinistra (salvo qualche eccezione) ritrovò l’unità perduta, uscendo vittorioso dalla successiva competizione elettorale. Quello spirito unitario, purtroppo, si sgretolò progressivamente nel giro di qualche mese. Ma in una prima fase funzionò efficacemente. Facendo tesoro di quanto accaduto, il citato movimento civico ha inviato ieri sera agli organi di stampa in cui si legge: “Il direttivo del collettivo Città Futura, alla luce degli avvenimenti delle ultime settimane riguardanti le prossime elezioni amministrative della città di Marsala e con il precipuo scopo di unire e potenziare l’area progressista della nostra città, propone le primarie di coalizione, strumento utile per individuare democraticamente e rafforzare il candidato da sostenere alle prossime elezioni amministrative, avviando così un percorso di partecipazione democratica, di condivisione delle scelte e di costruttivo confronto”.

A dirla tutta, la possibilità che un sindaco in carica si sottoponga alle primarie appare irrituale. Tuttavia, inizialmente, anche nel 2015 Di Girolamo rivendicava la candidatura diretta in quanto segretario del partito principale di un’eventuale di coalizione. Poi, saggiamente, accettò le primarie, cominciando a costruire la propria affermazione elettorale.

Di fatto, il percorso che propone Città Futura, nonostante i tempi ristretti, permetterebbe a gruppi che da mesi fanno fatica a parlarsi, di ritrovarsi attorno a regole condivise e agli elettori di scegliere direttamente se confermare la propria fiducia al sindaco Alberto Di Girolamo (o a un altro esponente della sua amministrazione, nel caso rinunciasse) o se puntare su un nome nuovo, come quello di Andreana Patti, che ha tra i propri sostenitori proprio il movimento Città Futura.

Tra l’altro, gli amici più stretti della professionista marsalese, garantiscono che la Patti nutre rispetto per il lavoro portato avanti dall’amministrazione in carica e che la sua disponibilità a far parte di un nuovo progetto non va letta come un’azione volta a spaccare il centrosinistra (peraltro malconcio da anni) ma a offrire un’opportunità di aggregazione.

La sensazione è che la settimana appena iniziata potrebbe risultare importante per la definizione del percorso che dovrebbe condurre a una scelta finale.

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