Figuccia: “Bambini rischiano regressione, si restituisca loro la normalità”

redazione

Figuccia: “Bambini rischiano regressione, si restituisca loro la normalità”

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lunedì 20 Aprile 2020 - 18:03

Tra le categorie più penalizzate dall’emergenza Coronavirus ci sono sicuramente i bambini. Sulla loro condizione si registra la presa di posizione del deputato regionale dell’Udc Vincenzo Figuccia. “La pandemia che stiamo vivendo – scrive – è un periodo particolarmente difficile per la vita dei bambini. Sono infatti i più piccoli a risentire maggiormente gli effetti della quarantena da un punto di vista emotivo e psicologico. L’interruzione delle normali attività, l’improvvisa separazione dai compagni di scuola, la paura stessa del virus, possono infatti innescare traumi che è compito dei genitori mitigare con il supporto della scuola e delle altre agenzie educative. Nessuno parla dei bambini, molti di loro stanno vivendo un periodo traumatico causato dalla negazione del diritto all’apprendimento, al movimento ed alla socializzazione. Ormai che ci avviamo alla fase due in cui la comunità deve ripartire in sicurezza per ricostruire, risulta prioritario tenere conto che bisogna restituire la normalità ai bambini per evitare regressioni ed inceppamenti nei delicati meccanismi della loro crescita. I bambini meritano un’attenzione particolare poiché rappresentano il futuro. Per tali motivazioni, chiedo al presidente della Regione e agli assessori alla Famiglia e alla Formazione di realizzare delle iniziative affinché vengano predisposte misure d’intervento per garantire a tutti i bambini e agli adolescenti il diritto allo studio, al gioco e al movimento. Sarà indispensabile attivare nuove forme di aggregazione che consentano insieme di coniugare la dimensione pedagogica con quella del sostegno alle abilità scolastiche, non solo attraverso il supporto delle nuove tecnologie ma anche creando nuove aree verdi a misura di bambino in ogni quartiere delle aree metropolitane, a partire da Palermo e all’interno di ogni piccolo e grande comune, garantendo al contempo la sicurezza di tutti attraverso l’obbligo di test sierologici rivolti agli educatori”.

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