Lo Curto: “Dopo la chiusura del reparto trasferire in altre strutture i ginecologi del Paolo Borsellino”

redazione

Lo Curto: “Dopo la chiusura del reparto trasferire in altre strutture i ginecologi del Paolo Borsellino”

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mercoledì 01 Aprile 2020 - 18:42

“Sia garantita senza soluzione di continuità la cura e l’assistenza ginecologica alle gestanti marsalesi e dell’hinterland che già subiscono la penalizzazione della temporanea chiusura del punto nascita presso l’ospedale cittadino “Paolo Borsellino” per l’emergenza Covid-19. Le gestanti hanno diritto a rivolgersi al proprio ginecologo nelle strutture di Mazara del Vallo e Trapani dove sono obbligate a recarsi”. E’ quanto afferma la deputata regionale marsalese Eleonora lo Curto.

Per questa ragione l’esponente dell’Ars ho chiesto al direttore generale dell’Asp Fabio Damiani che i medici ginecologi rimasti in forza a Marsala siano trasferiti a Mazara del Vallo e Trapani.

“Non è sufficiente lo spostamento in tali presidi solo del primario di ginecologia e del suo aiuto. La gravidanza è uno status particolare che attiene all’intimità della persona, per questo ogni gestante ha diritto al proprio ginecologo di fiducia che la segue in un momento tanto importante della sua vita. Il rapporto che si stabilisce tra ogni donna e il proprio ginecologo va ben oltre la semplice fiducia con qualsiasi altro eccellente medico, direi anzi che è persino irripetibile. Non dubito che nel merito il comitato tecnico scientifico, guidato dal presidente provinciale dell’Ordine dei medici Rino Ferrari, non possa che apprezzare questa mia proposta e sostenerla. Su questa lunghezza d’onda si è già espresso il presidente regionale dall’associazione degli Ostetrici e Ginecologi ospedalieri, Salvatore Incandela. L’attenzione nei confronti delle gestanti merita una sensibilità e un’attenzione anche e soprattutto in un momento così emergenziale. Per questo motivo ho ribadito al direttore Damiani la necessità di attivare immediatamente un punto nascita a Trapani presso la clinica Sant’Anna in modo da garantire sicurezza e assistenza piena alle donne incinte”.

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