Cresce l’attenzione a Marsala sul tema dello spostamento delle cubature discusso nei giorni scorsi in Consiglio comunale. Proprio stamattina la nostra testata ha ricostruito approfonditamente la vicenda, su cui adesso si registra una dura presa di posizione da parte del circolo Marsala-Petrosino di Legambiente, che ha inviato alla stampa un comunicato ufficiale, a firma della presidente Letizia Pipitone.
“Approfittando del fatto – si legge nella nota – che il corona virus è l’unica notizia del paese, oltre che l’unico argomento di discussione degli italiani, il consiglio comunale di Marsala (a porte chiuse per il covid 19) ha approvato, con un solo voto contrario e un solo astenuto, il prelievo di un punto all’ordine del giorno con la finalità di approvarlo di gran fretta. Si tratta di un regolamento, proposto dalla Giunta Comunale ed emendato dalla commissione consiliare urbanistica, che ai sensi della legge regionale n.16/2016 stabilisce le distanze entro cui si possono spostare le cubature degli edifici da edificare da un suolo all’altro. La Giunta comunale aveva proposto il limite di 500 metri, la commissione consiliare urbanistica di 5 Km. E’ una porcheria. E’ una porcheria perché ha un obiettivo non dichiarato ma chiaro: consentire l’assalto edilizio delle zone agricole. In altre parole, con questo emendamento, si aggira l’ostacolo dell’indice molto basso di edificabilità dei terreni agricoli, e dunque, in questo modo vi si potrà costruire come se fossero terreni edificabili. Ciò non solo modifica l’assetto urbanistico della città, come l’unico consigliere contrario non ha mancato di evidenziare, ma si vuole ancora una volta e sempre di più proseguire nella direzione del consumo di suolo destinato all’agricoltura, al verde, alla natura e dunque alla sopravvivenza umana. Marsala è una città che purtroppo si sta spopolando, e non ha pertanto alcun bisogno di consumare suolo per espandersi. Abbiamo già un numero di costruzioni di gran lunga superiore ai bisogni della popolazione. Se si vuole puntare al sostegno economico del comparto edile, lo si faccia puntando al recupero degli edifici esistenti in centro storico e nelle contrade. Aggiungiamo che se c’è una lezione da trarre da questa terribile vicenda del corona virus, che ha stravolto le nostre vite, è quella di non alterare l’equilibrio uomo – natura se davvero vogliamo evitare di estinguerci a causa di un nemico invisibile e potentissimo”.
La nota di Legambiente si conclude con un invito “ai consiglieri comunali tutti, ma soprattutto a quelli che in questi anni si sono professati ambientalisti”, affinchè non venga approvato l’emendamento. “Lo facciano nell’interesse dei marsalesi che soprattutto in questo momento difficile hanno bisogno, come tutti, di sanità pubblica e di cibo che viene dalla terra”.