Anche la Diocesi di Mazara si adegua all’indirizzo dato dal governo Conte in materia di prevenzione degli effetti del Coronavirus. Nella tarda mattinata di oggi, il Vescovo Domenico Mogavero ha diramato una nota per la Chiesa di Mazara del Vallo (per parrocchie e chiese dei tredici comuni della Diocesi), con le disposizioni da osservare per fronteggiare l’emergenza sino al 3 aprile. Già qualche settimana addietro il Vescovo aveva disposto la comunione sulla mano, l’omissione dello scambio di pace, e tenere vuote le acquasantiere vuote. Tutto questo viene confermato.
Nelle disposizioni di oggi, in conformità alle indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana, sono consentite le celebrazioni eucaristiche feriali e festive, così pure gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano il tempo di Quaresima (Via Crucis, liturgie penitenziali e lectio divina). «Tuttavia si avvertano i fedeli di osservare le misure igienico-sanitarie elencate nell’allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020», spiega il Vescovo (lavarsi spesso le mani; evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute; evitare abbracci e strette di mano; mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro; igiene respiratoria; evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva; non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce; non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico; pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol; usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate).
Monsignor Mogavero ha, invece, sospeso tutte le manifestazioni di religiosità popolare (processioni, altari di San Giuseppe) promosse o organizzate dalle parrocchie nelle quali si preveda concorso numeroso di popolo. Nei funerali devono essere evitate le manifestazioni di condoglianze ai parenti al termine della messa.
Le chiese rimarranno regolarmente aperte per favorire la preghiera personale dei fedeli. Sono, invece, sospesi gli incontri di catechesi, le attività degli oratori e qualunque altra iniziativa di formazione, compresi gli appuntamenti di associazioni e movimenti; questi ultimi se con la presenza di numerosi partecipanti.
Ad anziani e ammalati si potrà portare la comunione «solo quando esplicitamente richiesta». Ai ministri straordinari il Vescovo rivolge l’invito di «adottare, in ogni caso, le opportune misure igienico-sanitarie».
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