La Corte d’Assise d’Appello di Palermo ha confermato la condanna all’ergastolo per Nicolò Girgenti, ritenuto responsabile dell’omicidio di Silvio Mirarchi. Girgenti era stato condannato al massimo della pena anche dalla Corte d’Assise di Trapani nel procedimento conclusosi nell’autunno del 2018. L’accusa, nei suoi confronti, era di omicidio in concorso. Dei soggetti che avrebbero partecipato alla sparatoria mortale nei confronti del maresciallo Mirarchi non si sa ancora nulla.
La vicenda, come si ricorderà, risale al 31 maggio del 2016: nel corso di un sopralluogo notturno, il vicecomandante della Stazione dei Carabinieri di Ciavolotto, affiancato dall’appuntato Cammarata, si accorse di presenze sospette che nei pressi di una serra apparentemente dismessa, in contrada Ventrischi. Ne seguì uno scontro a fuoco in cui Mirarchi fu gravemente ferito. L’indomani, la tragica notizia del decesso. Il militare – 53 anni, origini calabresi – viveva da anni a Marsala, assieme alla moglie e i due figli. Le successive indagini hanno svelato la presenza di un vasto quantitativo di canapa all’interno della sera adiacente il luogo della sparatoria, stringendo il cerchio intorno alla figura di Nicolò Girgenti, che era stato il custode della stessa. L’uomo non ha mai rivelato i nomi di eventuali complici, dichiarandosi sempre innocente. Tuttavia, la Corte d’Assise di Trapani, nell’autunno del 2018, lo aveva condannato all’ergastolo.
Adesso, arriva anche la conferma da parte della Corte d’Assise d’Appello di Palermo, presieduta da Mario Fontana (a latere Michele Calvisi). Nel corso dell’udienza di oggi, l’avvocato Genny Pisciotta – legale di Girgenti – aveva chiesto alla Corte di sentire Carmelo Bonetta. Quest’ultimo, a sua volta reo confesso nel processo per l’omicidio di Nicoletta Indelicato, avrebbe fatto sapere di conoscere alcune circostanze riguardanti l’assassinio di Mirarchi. Bonetta, che da alcuni giorni si trova al carcere “Pagliarelli” di Palermo, in cui è detenuto anche Girgenti, avrebbe rivelato che quest’ultimo non c’entrerebbe nulla con l’omicidio del maresciallo. “E’ una notizia che abbiamo acquisito pochissimi giorni fa – afferma l’avvocato Pisciotta – per cui abbiamo ritenuto doveroso rendere nota questa circostanza alla Corte”. L’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di parte civile della famiglia Mirarchi (oltre che della famiglia di Nicoletta Indelicato) ha sottolineato come Bonetta non sia stato capace di fare chiarezza nemmeno sul movente dell’omicidio per cui è reo confesso. Alla fine, l’istanza è stata rigettata da parte della Corte.
Riguardo un eventuale ricorso in Cassazione, la difesa di Girgenti non esclude tale eventualità. “In ogni caso, attendiamo le motivazioni della sentenza”.