Fra le polemiche si avvicina anche questa edizione del festival dei fiori. La popolare rivista RollingStone ha stilato la classifica delle canzoni più brutte che sono state incoronate vincitrici. Un viaggio nella peggiore musica di tutti i tempi.
10. “Fiumi di parole” Jalisse (1997)
Provo l’unico rimedio / Che adotto da un po’ / La mia testa chiude l’audio / La storia la so
9. “Al di là” Betty Curtis e Luciano Tajoli (1961)
Al di là del bene più prezioso, ci sei tu / Al di là del sogno più ambizioso, ci sei tu / Al di là delle cose più belle / Al di là delle stelle ci sei tu
8. “I giorni dell’arcobaleno” Nicola Di Bari (1972)
Giacesti bambina, ti alzasti già donna
7. “Ciao cara, come stai?” Iva Zanicchi (1974)
Ciao, cara, come stai? / lei non risponde più / Ciao, cara, come stai? / lei non lo guarda più / Muore la speranza: / è vuota la sua stanza
6. “Non lo faccio più” Peppino di Capri (1976)
E lo scialle della mamma / Guarda un po’ che fine fa, / Forse lei te l’ha prestato, / Forse invece non lo sa
5. “La forza mia” Marco Carta (2009)
Tu sarai la forza mia / La mia strada il mio domani / Il mio sole la pioggia / Il fuoco e l’acqua dove io mi tufferò
4. “Amare” Mino Vergnaghi (1979)
Amare, / che cosa vuoi che voglia dire amare / La vita programmata e forse amare / Domani è ancora uguale
3. “Ragazza del Sud” Gilda (1975)
Il primo bacio l’ho avuto, / non ricordo da chi. / Il mio tempo non conta, / no, ragazza del Sud / Rimani a ricamare / il tuo nome sul lenzuolo, / spiando alla finestra / col primo batticuore
2. “Colpo di fulmine” Giò Di Tonno e Lola Ponce (2008)
Perdutamente mia / Così impaziente e viva / Un raggio della luna caduto su di me
1. “Vorrei avere il becco” Povia (2006)
Più o meno come fa un piccione l’amore sopra il cornicione