Non bastava l’ordinanza della Capitaneria di Porto di Marsala, che ha ancora una volta interdetto l’accesso nei moli, a rendere il litorale della Riserva dello Stagnone, un’area meravigliosa quanto abbandonata. Cancellate spezzate, solarium rotti, vegetazione incolta, strade poco praticabili, detriti in strada… e ora anche il muro di Villa Genna che cade a pezzi.
Il muro a secco che cinge l’imponente polmone verde della Città, sempre troppo poco valorizzato dal Comune di Marsala e dalle Amministrazioni che si sono succedute. I muri a secco, peraltro, da poco tempo sono stati inseriti tra i beni tutelati dall’Unesco come “Patrimonio dell’Umanità”.
A segnalarcelo, l’Ispettore Elio Piazza, del Centro Studi Risorgimentali Garibaldini, che, tra un ricordo di giovinezza candido e un altro, proprio legati a questo luogo, mette in evidenza come urge “rattoppare” il muro, le cui pietre si trovano sul manto stradale.