Mafia e politica, chiesto il rinvio a giudizio per Paolo Ruggirello. L’ex deputato ammette di aver incontrato Virga

redazione

Mafia e politica, chiesto il rinvio a giudizio per Paolo Ruggirello. L’ex deputato ammette di aver incontrato Virga

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mercoledì 27 Novembre 2019 - 07:28

La Direzione distrettuale antimafia di Palermo, attraverso il procuratore aggiunto Paolo Guido e i sostituti Gianluca De Leo e Claudio Camilleri, ha chiesto il rinvio a giudizio per Paolo Ruggirello e altri 28 soggetti coinvolti, a vario titolo, nell’operazione antimafia, che lo scorso 5 marzo assestò un duro scossone al mondo politico trapanese. Tra i nomi più noti anche quelli di Francesco e Pietro Virga, figli del boss trapanese Vincenzo (agli arresti dal 2001) e del presunti capomafia Francesco Orlando.

L’inchiesta aveva svelato le attività delle famiglie mafiose di Trapani, Paceco e Marsala, attive soprattutto nella raccolta dei voti in prossimità delle tornate elettorali. Contestati anche episodi di estorsione e danneggiamento con incendio, tutti aggravati dal metodo mafioso. L’ex deputato Ruggirello, accusato di associazione mafiosa, è stato interrogato dal gip Piergiorgio Morosini nei giorni scorsi. Dopo essersi inizialmente avvalso della facoltà di non rispondere, Ruggirello aveva ammesso di aver incontrato il boss Pietro Virga prima delle regionali del 2017, spiegando che l’incontro avvenne “a sua insaputa”. La circostanza è stata raccontata da uno degli arrestati, Pietro Cusenza, che ha iniziato a collaborare con i magistrati che si stanno occupando dell’inchiesta. Lo stesso ex deputato questore ha invece negato di aver accettato la proposta di Virga gli avrebbe garantito 1000 voti alle regionali in cambio di 50 mila euro. Alla luce di tali dichiarazioni, la difesa di Ruggirello si sarebbe aspettata un alleggerimento del regime carcerario, ma il gip ha rigettato la richiesta di scarcerazione.

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