Trentuno anni senza Rostagno. Il ricordo di Salvatore Mugno: “Un personaggio straordinario”

Vincenzo Figlioli

Trentuno anni senza Rostagno. Il ricordo di Salvatore Mugno: “Un personaggio straordinario”

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giovedì 26 Settembre 2019 - 07:02

Sono trascorsi 31 anni dall’omicidio di Mauro Rostagno. Un appuntamento con la memoria, che costituisce anche un’occasione per tornare a riflettere sul segno profondo lasciato dal sociologo piemontese nella comunità trapanese.

Tra i più preziosi custodi di quella stagione c’è senz’altro lo scrittore e saggista trapanese Salvatore Mugno, che a Mauro Rostagno ha dedicato diverse sue pubblicazioni (“Parole contro la mafia”; “Mauro è vivo”, “Mauro Rostagno Story. Un’esistenza policroma”), peraltro acquisite dalla Corte d’Assise di Trapani nel corso del processo che ha portato alla condanna del boss Vincenzo Virga, considerato il mandante dell’omicidio. Per quanto riguarda Vito Mazzara, invece, dopo la condanna in primo grado, c’è stata l’assoluzione in Appello. Si è in attesa del giudizio della Cassazione.

Cosa rimane, oggi, del lavoro che Rostagno fece nella sua stagione trapanese?

Rimane la forte memoria, almeno nelle generazioni più mature, di un personaggio straordinario e di un evento tragico che ha segnato la vita della nostra città ma, probabilmente, resta assai di meno dell’esempio di combattività, di tenacia, di coraggio messi in campo dal sociologo torinese. Forse per taluni, anzi, il suo omicidio funge ancora da monito rispetto all’opportunità di esporsi, di denunciare, di non voltarsi dall’altra parte. Ci sono pure dei giovani, pochi invero, che certamente si ispirano anche alla lezione di Rostagno, ma vi sono, del pari, epigoni o “discepoli” scaltriti, che del cosiddetto impegno hanno fatto e fanno non una professione, ma un mestieraccio.

Salvatore Mugno

Salvatore Mugno

Com’è cambiata Trapani dai tempi di Rostagno?

Se ci riferiamo alla psicologia e al costume della gente, in apparenza è, in una certa misura, cambiata ma, nel suo sostrato più profondo, a mio avviso, la città è più o meno quella di allora. Magari non vedi più auto in doppia e tripla fila come un tempo e, finalmente, cominci a vedere meno spazzatura in giro, ma lo scarso attaccamento alla cosa pubblica e la poca partecipazione democratica mi sembra che permangano.

 C’è oggi, anche a livello nazionale, una figura paragonabile a quella di Rostagno?

Ci sono certamente, in città come nell’intero paese, uomini e donne di “tenace concetto”, come direbbe Leonardo Sciascia, ma ogni tempo e ogni personaggio dal tratto “eroico” hanno le loro, non ripetibili, peculiarità.

Di solito, purtroppo, soprattutto in Sicilia, ci si accorge e si riconosce il valore del prode, del paladino, soltanto dopo la sua eliminazione, il suo annientamento, il suo drammatico isolamento. Qui è difficile trovare veri eroi viventi! Eppure sono sicuro che, nell’ombra, ve sono tanti.

Di cosa scriverebbe oggi Rostagno?

Scriverebbe le sue memorie, oppure poesie. O volumi di sociologia, intervistando i cittadini. Magari farebbe ricerche storiche. Non credo che si occuperebbe ancora delle cronache dei consigli comunali o delle udienze dei processi.

Sulla morte di Rostagno è stata acquisita una prima verità processuale che però ha lasciato a tanti la sensazione che molto altro dovrà venire fuori, a proposito dei depistaggi o delle convergenze di interessi tra mafia ed altre realtà, che determinò l’agguato di Lenzi. C’è davvero la possibilità di avere un quadro completo su questa vicenda?

La sentenza di appello confermerebbe, con argomentazioni piuttosto stringenti, che la mano assassina è stata quella della mafia. Aspettiamo di ascoltare la parola conclusiva dalla Cassazione. Diversi aspetti delle tante vicende che, lungo il corso di molti decenni, prima e dopo l’uccisione del sociologo, si sono succedute, si intrecciano in modo inestricabile e oscuro. Dubito che se ne saprà molto di più. È passato troppo tempo e coloro che, verosimilmente, sapevano, hanno taciuto. Tuttavia, non bisogna mai rinunciare al desiderio e alla ricerca di verità e di giustizia.

 

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