Medico condannato al risarcimento per avere eseguito esame diagnostico causando danni ad una paziente marsalese

Gaspare De Blasi

Medico condannato al risarcimento per avere eseguito esame diagnostico causando danni ad una paziente marsalese

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giovedì 26 Settembre 2019 - 17:03

Il Giudice Monica Stocco del Tribunale di Trapani, sezione civile,con sentenza pubblicata in data 16 settembre 2019, ha condannato il medico alcamese A.F., assistito dall’avvocato Vincenzo Lauria Lauria del Foro di Trapani, al risarcimento del danno nei confronti della marsalese Vincenza Di Girolamo, assistita dall’avvocato Antonio Consentino del Foro di Marsala, nella misura di Euro 78.791,26, oltre interessi e spese legali.

Le somme dovranno essere integralmente versate alla Di Girolamo dalla Compagnia di assicurazioni Amtrust Europe Limited, rappresentata nel processo  dall’avvocato Giovanni Bassi del Foro di Milano.

I fatti si riferiscono al 2012 quando Vincenza Di Girolamo, all’epoca settantatreenne, si rivolse al medico alcamese per l’effettuazione di un esame colonscopico – rettoscopia – eseguito ad Alcamo. Subito dopo l’esame Vincenza Di Girolamo accusò notevolissimo dolore addominale, vomito, e febbre tanto da rendersi necessario il ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso dell’Ospedale “San Vito e Santo Spirito” di Alcamo, seguì l’immediato ricovero nel reparto di chirurgia generale del medesimo nosocomio con diagnosi d’ingresso “addome acuto da perforazione colon-retto”.

Dopo una serie di necessari fastidiosissimi esami, ed un intervento chirurgico d’urgenza, Vincenza Di Girolamo venne dimessa dal nosocomio alcamese con la diagnosi: “perforazione latrogena colon sin”. Avanti al Tribunale di Trapani, all’esito di una perizia a cura del Collegio peritale composto dai dottori Cristina Linea e Sergio Cinque è emersa la piena sussistenza del nesso di causalità tra esame colonscopico – rettoscopia eseguito dal medico alcamese e le gravi lesioni patite dalla Di Girolamo. La Compagnia di assicurazioni Amtrust Europe Limited dovrà anche rifondere nei confronti del medico alcamese le spese relative alla domanda di garanzia. Hanno preso parte al processo, in quanto anch’esse chiamate in garanzia, pure l’ASP di Trapani, con gli avvocati Laura Lo Cicero e Daniela Bontà, nonché Amissima Assicurazioni SpA, già Carige Assicurazioni S.p.A., difesa e rappresentata dall’avv. Nicolò Solina del Foro di Trapani, che tuttavia non sono state ritenute responsabili, neppure in solido, con Amtrust Europe Limited.

Il Tribunale ha ritenuto che la prestazione sanitaria del dottore A.F., nella specie, è stata esercitata in regime di attività libero professionale intramuraria, quindi al di fuori delle procedure del Servizio Sanitario Nazionale, essendosi trattato di prestazione eseguita dal medico scelto dal paziente e destinato ad intervenire come libero professionista.

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