Sicilfert, il Tribunale di Marsala autorizza la riapertura

Vincenzo Figlioli

Sicilfert, il Tribunale di Marsala autorizza la riapertura

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giovedì 06 Giugno 2019 - 17:32

Riapre i battenti la Sicilfert. L’impianto marsalese, di cui era stato disposto il sequestro lo scorso gennaio dalla Procura di Marsala, torna adesso a disposizione dei Comuni del trapanese che fino a inizio anno vi avevano conferito l’organico. Il gip Riccardo Alcamo ha accolto l’istanza presentata dai legali dell’impresa, Diego e Massimiliano Tranchida, che si sono avvalsi del lavoro di un pool di consulenti (formato dagli ingegneri Motta, Pampalone e Micolini). “E’ stato spiegato che la Sicilfert non è un ecomostro e non inquina”, afferma l’avvocato Diego Tranchida, che sottolinea come già nelle motivazioni con cui il Tribunale del Riesame aveva rigettato l’istanza per il dissequestro, risultava evidente “che la società aveva comunque tutti i titoli per operare” e che i quantitativi in eccesso erano legati all’emergenza rifiuti con cui i Comuni siciliani si sono misurati negli ultimi mesi anche per la raccolta dell’organico. Alla luce di ciò, è venuta meno la probabilità di effettiva consumazione del reato di inquinamento ambientale inizialmente ipotizzato. L’amministratore giudiziario (il commercialista palermitano Squadrito) potrà riconsegnare le chiavi al rappresentante legale della società, mantenendo comunque un ruolo di vigilanza sul rispetto delle prescrizioni disposte dal giudice Alcamo.

La restituzione alla pubblica fruizione dell’impianto di contrada Maimone consentirà ai Comuni del trapanese di tornare a conferirvi i rifiuti organici, dopo oltre quattro mesi di disagi. “Per quanto ci riguarda – afferma il vicesindaco di Marsala, Agostino Licari – abbiamo sempre trovato delle soluzioni alternative, per quanto onerose. Allo stato attuale, utilizzavamo ben tre piattaforme, a Belpasso, Alcamo e in un centro del Nord Italia, con costi triplicati. Con la riapertura della Sicilfert, che dovrebbe avvenire la prossima settimana, la situazione tornerà alla normalità. A questo punto, mi sento di dire che, grazie anche alla riduzione del secco residuo, ci sono le condizioni per rientrare nella programmazione economico-finanziaria 2019-2020, senza incorrere in costi aggiuntivi per i cittadini”.

Soddisfazione per la riapertura dell’impianto marsalese è stata espressa anche dell’assessore regionale Pierobon e dalla portavoce all’Ars del M5S Valentina Palmeri, che aveva affrontato la questione con il prefetto Riccardi e contestualmente preme per la realizzazione di un impianto di compostaggio pubblico a Calatafimi, preannunciando che nei prossimi giorni la SRR TP Nord e TP Sud costituiranno un gruppo di progettazione che adeguerà e svilupperà il progetto esecutivo entro l’estate.

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