La delibera è stata votata favorevolmente dalla sola maggioranza pentastellata. Si è astenuto Gino Pitò di Abc-Alcamo Cambierà, l’unico consigliere comunale dell’opposizione rimasto in Aula Falcone-Borsellino fino alla fine della seduta consiliare, prolungatasi oltre la mezzanotte, e grazie al quale è stato mantenuto il numero legale.
La conferma di alcune zone turistiche e l’incremento delle stesse con cessione di aree di Alcamo Marina, il perimetro del Centro storico, l’area del nuovo ospedale della città, nonché il “no” alla discarica a sud di Monte Bonifato, sono stati alcuni dei temi venuti fuori dalla proposte delle forze politiche presenti in Consiglio comunale, convocato ieri sera per trattare i 63 emendamenti da “calare” all’interno dello schema di massima del Piano Regolatore Generale ( 21 M5S, 6 Udc, 1 PD, 10 Noi per Alcamo, 24 Abc-Alcamo Cambierà).
La discussione generale, infatti, è terminata giovedì scorso, nel corso della quale gli uffici comunali e il professore Giuseppe Trombino del Circes avevano illustrato il lavoro svolto che ha poi condotto alla proposta di delibera, per l’appunto. Durante quella seduta, il consigliere comunale di Noi per Alcamo, Francesco Dara, aveva sollevato la questione della propria incompatibilità rispetto ad alcuni emendamenti dallo stesso presentati e, in autotutela, aveva abbandonato l’Aula Consiglio. Dunque, ieri sera quasi tutte le sue determinazioni sono decadute ( nello specifico i numeri 1,2,3,4,7,8,9,10) a causa della sua assenza all’interno del consesso civico. Nella maggior parte dei casi, le determinazioni avevano ad oggetto la previsione di ampliare alcune zone del territorio Alcamese (Area ex Sicilmarmi, aree in c/da Molinello, in c/da San Gaetano, in c/da Sasi a nord e a sud), la modifica del perimetro del centro storico e mutamenti nel sistema residenziale. Il suo emendamento numero 5 è stato sottoscritto da Saverio Messana dell’UDC, poi, dallo stesso ritirato. Anche il collega Giacomo Sucameli di Sicilia Futura ha condiviso un altro emendamento dell’esponete di Noi per Alcamo, il numero 6, bocciato dai 13 voti contrari di M5S e Gino Pitò di Abc-Alcamo Cambierà. Si sono astenuti i democristiani Saverio Messana e Anna Allegro. Favorevoli solo i 2 esponenti di Sicilia futura.
A causa della sua assenza in Aula, è decaduto anche l’unico emendamento sul turismo presentato dall’esponente del PD, Filippo Cracchiolo, che avrebbe riguardato anche qui l’ampliamento di un’area e nello specifico di contrada Furchi. La discussione sugli emendamenti è stata raggruppata per argomento. Come anticipato, 10 emendamenti hanno riguardato Alcamo Marina. Di particolare rilievo, è stata la determinazione presentata dai pentastellati relativa all’area dell’ex Motel Beach, noto alle cronache locali, e non solo, per essere stato negli anni’60 uno dei più lussuosi alberghi della zona, ma anche perché all’epoca fu indicato come suo principale azionista Vincenzo Rimi, capomafia della città. Dunque, i 5 stelle hanno proposto di prevedere per quell’area un vincolo preordinato all’esproprio per pubblica utilità al fine di realizzarvi delle attrezzature pubbliche attraverso cui creare le condizioni per lo sviluppo turistico della località balneare. Quindi, hanno deciso di modificare l’attuale destinazione del PRG vigente che prevede per quell’area la realizzazione di attrezzature sanitarie, ospedaliere e socio sanitarie. L’emendamento è stato votato all’unanimità dei presenti. Altro importante emendamento, presentato dai grillini e relativo ad Alcamo Marina, è stato il numero 38, con il quale si è deciso di cambiare l’area della Sicilmarmi da zona turistico ricettiva a zona per la creazione di un centro polifunzionale da destinare a servizi collettivi. La deliberazione è terminata così: favorevoli 14 (M5S + Sicilia Futura), contrari 3: Saverio Messana, Anna Allegro, Gino Pitò. Quest’ultimo è stato il proponente di due emendamenti relativi alla previsione dell’esproprio di importanti aree dal punto di vista culturale: quelle relative alle fornaci romane (determinazione 54) e quella degli edifici a sud del teatro Cielo d’Alcamo (numero 55). Entrambi gli emendamenti sono stati approvati all’unanimità dei presenti. Dall’UDC, Abc-Alcamo Cambierà e M5S, sono state presentate determinazioni ( le n.35,39 e 21) sul Centro storico e, nello specifico, sul perimetro, approvate tutte all’unanimità dell’Aula. Relativamente al perimetro urbano, dalla maggioranza pentastellata è stato sottoposto al Consiglio comunale l’emendamento per ampliarlo fino all’area dove dovrà sorgere il nuovo ospedale, ottenendo il voto unanime dell’organo elettivo. Anche la proposta dell’eliporto o elisuperficie del gruppo Abc-Alcamo Cambierà ha conseguito il medesimo risultato. Diversamente, non ha superato la prova dell’Aula Consiglio la determinazione n.16 dell’UDC mediante la quale si proponeva di confermare tutte le aree destinate a discariche, a causa dell’astensione del Movimento 5 Stelle. Per i grillini, infatti, tale proposta andava in contrasto con il loro emendamento, il n.28, attraverso il quale hanno dichiarato un “No” alla previsione del PRG vigente della realizzazione di una discarica a sud di Monte Bonifato, confermando solo la parte esistente di Valle Monaco. La deliberazione si è in tal modo conclusa: 13 favorevoli (M5S + Pitò), 4 astenuti ( Messana, Allegro, Calandrino, Sucameli). Ma è stata la bocciatura da parte dei 5 stelle di un altro emendamento presentato dai democristiani, il numero 15 a scatenare la reazione del capogruppo dell’UDC Saverio Messana, il quale ha abbandonato l’Aula Falcone-Borsellino, lasciando solo il consigliere Gino Pitò tra i banchi della minoranza. I grillini non hanno condiviso infatti la proposta di rivedere alcuni svincoli progettati e nello specifico il collegamento tra la SS113 e SS119 (già finanziato dall’ANAS) e quello tra la via Rocco Chinnici e via Porta Palermo. Dieci determinazioni hanno riguardato la viabilità. Tra le proposte del M5S: nuovi collegamenti a sud del Viale Europa, la valutazione del mantenimento dell’area di sosta Costa Gaia, il miglioramento della viabilità vicina al Geosito, il parcheggio e viabilità con sosta camper vicino il parco suburbano. Solo la seconda proposta non ha ottenuto il voto unanime dell’Aula per l’astensione del consigliere Pitò. Tra le determinazioni di ABC-Alcamo Cambierà si ricordano: il completamento della tangenziale nord, il parcheggio del Santuario e il collegamento con la viabilità esterna, voltati all’unanimità dei presenti. Per quanto concerne le zone agricole, la maggioranza pentastellata ha previsto la riduzione del consumo di suolo antropizzato e l’altezza massima per i sottotetti di 1,50 metri. La delibera sullo schema di massima del PRG è stata votata favorevolmente dalla sola maggioranza pentastellata. Si è astenuto Gino Pitò di Abc-Alcamo Cambierà, l’unico consigliere comunale dell’opposizione rimasto in Aula Falcone-Borsellino fino alla fine della seduta consiliare, prolungatasi oltre la mezzanotte, e grazie al quale è stato mantenuto il numero legale. L’esponente dell’opposizione ha spiegato il tal modo il suo voto: “Sottolineo che il numero legale rimane perché sono rimasto qui. E me la sono sentita di rimanere qua perché credo profondamente che la pianificazione debba andare avanti e perché appartiene alla città nella sua interezza. Anche se questa è comunque una vittoria di fatto dell’amministrazione, perché fondamentalmente è un gol che segna l’amministrazione, un punto a favore dell’amministrazione, io, in questo gol che fa l’amministrazione, comunque, do il mio contributo con la mia presenza qui”. Poi, il consigliere comunale Gino Pitò ha aggiunto “Ho cercato di portare avanti quello che si poteva portare avanti e sono rimasto qua, che ne dicano anche i miei compagni di gruppo, di opposizione. Magari, oltre a prendermi le parole dalla maggioranza, prenderò anche quelle dell’opposizione. Però, ognuno è libero di fare quello che crede”.
Il presidente della terza commissione consiliare, Nino Asta, del M5S ha dichiarato: “Innanzitutto, volevo ringraziare i consiglieri dell’opposizione che hanno apportato le loro determinazioni sullo schema di massima, perché non può essere solo figlio della maggioranza. Riguarda l’intera città. Quindi, deve essere uno schema anche con le modifiche apportate dall’opposizione. Ringrazio il consigliere Messana che è stato qui fino a qualche minuto fa, e mi dispiace che sia andato via per un emendamento che non ha avuto parere favorevole o, comunque, non è passato. Ringrazio il consigliere Pitò che è stato qua ed ha tenuto il numero legale fino a questo momento. Ringrazio l’assessore e il dirigente che hanno lavorato tanto, spinto su questo schema. E finalmente siamo arrivati all’approvazione in Consiglio. Chiedo all’ufficio che faccia uno sforzo ancora maggiore per avviare tutta la procedura, per far sì che, entro la fine del nostro mandato, possa arrivare il Piano regolatore nel suo iter conclusivo”.
Dopo i ringraziamenti finali, esplicitati dal presidente del Consiglio comunale Baldo Mancuso, dal dirigente della direzione 1, l’ingegnere Venerando Russo dal vicesindaco Vittorio Ferro per tutti coloro che si sono spesi per la realizzazione dello schema di massima, la seduta si è conclusa con una foto di gruppo.
Linda Ferrara