Arturo Galfano: “Marsala poteva essere amministrata diversamente”.

Gaspare De Blasi

Arturo Galfano: “Marsala poteva essere amministrata diversamente”.

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martedì 30 Aprile 2019 - 07:36

Arturo Galfano, Consigliere comunale e capogruppo del Psi a Sala delle Lapidi.

E’ iniziato l’ultimo anno del mandato consiliare che porterà alle elezioni per il rinnovo delle cariche amministrative. Lei è stato eletto in una lista a sostegno dell’attuale sindaco. Che giudizio dà dell’amministrazione?

“Il sindaco Alberto Di Girolamo e la sua giunta avrebbero potuto fare di meglio. L’impegno non è certo mancato. Ma i risultati sono lontani dalle aspettative. Per quanto riguarda l’aspetto puramente politico io ho notato, ma sento che è opinione di tanti altri colleghi, che è mancato il dialogo tra il sindaco e la sua maggioranza e tra lo stesso e il Consiglio comunale. Forse alcuni errori e talvolta ritardi nell’azione amministrativa, si sarebbero potuti evitare se ci fosse stata un concertazione diversa”.

Potrebbe essere anche responsabilità del Consiglio comunale?

“Parlo a nome mio. Non mi sembra che l’Aula non abbia richiesto e talvolta anche ad alta voce, la necessità di un maggiore dialogo”.

Ci faccia qualche esempio.

“Anche se capisco di sfondare una porta aperta: la raccolta differenziata. La città è più sporca di prima”

Lei però è tra quelli che ha votato favorevolmente la proposta della giunta.

“Ho votato un piano della raccolta dei rifiuti completamente diverso da quello che poi è in attuazione adesso. Non capisco come sia potuto accadere. In quel piano per esempio, erano previste 4 isole ecologiche fisse e 3 mobili. Non se ne è fatto nulla. E si potrebbe continuare ancora con altri esempi”.

Lei dà un giudizio positivo del lavoro svolto dal Massimo Consesso Civico del quale peraltro è vice presidente?

“Si può fare sempre di meglio. Ma in aula e anche nelle commissioni si è svolto un lavoro interessante. Ricordo anche che su alcuni temi, penso all’aeroporto, al porto e alla disabilità, si sono tenute delle sedute aperte dove in tanti hanno espresso la loro opinione”.

Lei è capogruppo del Psi. Il suo gruppo si sta organizzando per le prossime scadenze elettorali?

“Intanto voglio precisare che il gruppo socialista a Palazzo VII Aprile è unito. Certo tra di noi c’è una normale dialettica che a volte porta anche a dei distinguo nell’esprimere il voto su determinate delibere. Abbiamo anche un rapporto ottimo con il gruppo dirigente locale del partito. Alle prossime elezioni Europee voteremo secondo le indicazioni del partito”.

Lei in questi 4 anni si contraddistinto per alcune iniziative nel settore dei lavori pubblici…

“Dopo anni di difficoltà e di ritardi burocratici stiamo arrivando al capolinea. Per esempio dopo un emendamento da me presentato si sono “trovati” i soldi per restaurare il portale di San Michele. Ora dopo avere restaurate le alte parti interne alla vecchia chiesa, occorre reperire il fondi per creare un percorso che da via XIX luglio conduca in prossimità dell’ex chiesa del Collegio”.

A che punto è l’istallazione della “Porticella” che ancora aspetta di vedere formalizzato l’acquisto?

“Dopo avere individuato l’antico portale, grazie al voto favorevole del Consiglio comunale che ha stanziato i fondi, siamo adesso nelle condizioni di istallarlo in piazza Marconi. Si procederà di pari passo con il rifacimento della piazza grazie ad un finanziamento comunale voluto del sindaco. Mi impegnerò nel periodo che resta di questa consiliatura per mettere in attuazione alcuni progetti come quelli delle edicole votive, di piazza Garibaldi, di piazza del Purgatorio e della Salinella”.

Sembra un programma elettorale.

“E invece ribadisco anche in questa sede che alla scadenza del mandato non mi ricandiderò

E Alberto di Girolamo secondo lei riproporrà la sua candidatura a sindaco?

“Non lo so”.

Nei giorni scorsi anche il Palazzo VII aprile è stato preso di mira ed imbrattato da simboli e scritte inneggianti il nazismo.

“Come ho dichiarato proprio al vostro giornale, io sono contrario ad ogni episodio che inneggi ad ideologie che ricordano odio e violenza. Ringrazio l’assessore Accardi che si è subito prodigato per cancellarle”.

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