Condannati a nove mesi di reclusione C.G. E C.I., padre e figlio che erano accusati di avere causato danni fisici a Z.V., dipendente comunale.
Il giudice monocratico Matteo Giacalone è arrivato questa mattina alla sentenza. Come si ricorderà uno dei due imputati aveva affermato che la discussione era iniziata con toni accesi e che una volta lasciati i locali comunali, a passare alle vie di fatto era stato proprio Z.V..
Versione contestata dalla parte civile rappresentata dall’avvocato Leonardo Genna. Il Pubblico Ministero nell’ultima udienza ha chiesto 8 mesi di reclusione per entrambi i due imputati che sono padre e figlio, mentre come è emerso dalla indagini era presente anche un terzo presunto aggressore, di cui si sono perdute le tracce. Oltre alla pena detentiva gli imputati sono stati condannati al risarcimento dei danni da quantificarsi in sede civile. Tuttavia il giudice ha individuato una provvisionale di 2mila euro, oltre le spese processuali.
“Sono soddisfatto dell’accoglimento della nostra tesi peraltro mutuata dalla pubblica accusa – ci ha detto l’avvocato Leonardo Genna -. Aspetto comunque di leggere la motivazione della sentenza. E se la difesa dovesse impugnarla dinnanzi alla Corte d’Appello, ci costituiremo anche in quella sede”.