Per “mancanza dei gravi indizi di colpevolezza”, il Tribunale della Libertà ha disposto la scarcerazione per un altro dei presunti mafiosi marsalesi arrestati, lo scorso 5 marzo, nell’ambito dell’ operazione “Scrigno”.
Torna in libertà Biagio Bianco, di 51 anni che circa un mese fa, con l’operazione “Scrigno”, era finito in carcere. Ieri è tornato in libertà su richiesta del suo legale, l’avvocato Giacomo Frazzitta.
Secondo l’accusa, come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare firmata un mese fa dal gip di Palermo Piergiorgio Morosini, Biagio Bianco, insieme a Diego e Salvatore Angileri, padre e figlio, di 82 e 46 anni, anch’ essi ora in libertà su richiesta del loro legale l’avvocato Luigi Pipitone, avrebbe fatto parte di Cosa Nostra.
In particolare, i pm della Dda gli avevano contestano di “aver fatto parte della famiglia mafiosa di Marsala, mantenendo, attraverso il continuo scambio di comunicazioni, un costante collegamento con gli associati, anche di differenti articolazioni territoriali, assicurando il controllo del territorio e il procacciamento di voti in occasione di competizioni elettorali”. Gli altri marsalesi che furono arrestati nell’operazione “Scrigno” sono l’imprenditore Vincenzo Ferrara, Pietro Maltese e Giuseppe Piccione. Quest’ultimo figlio del boss Michele Piccione.