Quando leggerete queste note è possibile ma, noi siamo pessimisti, altamente improbabile, che la vicenda della nave Mare Ionio si sia risolta. Si tratta di una nave di una Ong che ha salvato, sembra in acque non internazionali (ma conta?) 49 migranti e adesso mentre scriviamo si trova ancorata a poche miglia da Lampedusa. Chi ci segue in queste nostre note sa che lo slogan che abbiamo sposato da diversi anni è quello… “Salvateli tutti”.
Quindi non ripeteremo che la gente che si trova in quella barca e che sembra che stia bene (meno male), sia fatta sbarcare immediatamente. Ci colpiscono invece le prime reazioni della politica. Non che ci aspettassimo di più da chi, prima di questo governo ha lasciato tramite un accordo incredibile, nelle prigioni libiche tanti disperati. E neppure da chi protagonista del Caso Diciotti, spaccia per un successo dell’Italia il fatto di avere lasciato per settimane migranti in una nave ancorata nella rada di un porto italiano. La conseguenza è stata che la magistratura ha chiesto, per la prima volta, di processare un ministro degli Interni per sequestro di persona. A proposito di Matteo Salvini ieri, anticipiamo una notizia che ancora mentre scriviamo non è arrivata, è stato salvato per un accordo politico. (Relatore del “salvataggio” al senato è stato Maurizio Gasparri, e abbiamo detto tutto). “Si è trattato di uno sbarco organizzato ad orologeria nelle ore che precedevano il voto al senato”. Ha detto il capogruppo del Carroccio Riccardo Molinari. Avevamo sentito di tutto a da tutte le parti. La giustizia ad orologeria non è stata inventata per questa occasione. Ma lo sbarco ad orologeria, ci era ancora sconosciuto. Facciamo un breve riassunto: qualche mese fa (forse un anno) dall’Africa sub sahariana un giovane nigeriano di nome (è inventato naturalmente) Hasani, decide di abbandonare il suo villaggio, perché non ne può più della miseria e delle scorribande delle altre tribù, e decide di attraversare, forse assieme ad altri, il deserto per raggiungere il mare e da lì imbarcarsi per L’Europa alla ricerca di tempi migliori. Lascia radici e familiari e va. Chi ha difficoltà a camminare in spiaggia sulla sabbia immagini, sotto il caldo cocente, cosa può avere significato per Hasani attraversare il deserto a piedi. Giunto in Libia ha contattato gli scafisti, pagato il passaggio e atteso il giorno che toccasse a lui. Come si sia sfamato e dove abbia dormito lo lasciamo alla vostra immaginazione. Ora egregio onorevole Riccardo Molinari lei ipotizza che Hasami sia stato lì ad aspettare “l’orologeria”? Lo scafista: “venite, domani c’è il senato deve giudicare Salvini, tocca a voi, imbarcatevi”. Se l’essere ebete fosse un delitto, per alcuni parlamentari sarebbe un delitto perfetto. Salvateli tutti.