Doveva essere un fine settimana importante per il Pd, chiamato ritrovare compattezza come chiede il suo elettorato e di procedere alla scelta del suo nuovo gruppo dirigente, chiamato a rilanciare il partito dopo le sconfitte e le difficoltà dell’ultimo biennio. E invece la celebrazione delle Convenzioni di Circolo previste per questo fine settimane in molti centri siciliani e in provincia di Trapani si sta rivelando più complessa del previsto.
In mattinata il dirigente Giuseppe Bruno, in rappresentanza della Commissione Regionale per il Congresso, ha comunica in via ufficiale che il suddetto organismo ha deciso di sospendere il percorso delle Convenzioni di Circolo. La decisione viene motivata come conseguenza delle preoccupazioni riportate nel ricorso presentato dagli esponenti dell’area Zingaretti. Malgrado l’unanime decisione della Commissione Regionale, si legge nella nota inoltrata da Giuseppe Bruno “i firmatari del ricorso hanno deciso oggi di non partecipare alla riunione commissione provinciale ostacolando cosi i regolare svolgimento delle Convenzioni auspicato unanimemente dalla CRC”.
Alla nota di Bruno hanno risposto Valentina Villabuona, Giuseppe Vultaggio, Caterina Agate, Nicola Bruno e Monica Di Bella, rappresentanti dell’area Zingaretti nella Commissione provinciale per il Congresso di Trapani. In considerazione dell’accoglimento del ricorso da parte della CRC, i 5 esponenti “dem” chiedono che venga rimodulata la CPC con l’esclusione di Paolo Piccirillo e nel rispetto della parità di genere, in osservanza dell’art. 2 del Regolamento congressuale. Comunicano poi che non parteciperanno alla riunione della CPC che ribadiscono essere nulla nella sua composizione. Tuttavia, non avendo contestato il calendario delle convenzioni e con senso di responsabilità nei confronti degli iscritti dell’Unione provinciale di Trapani, chiedono che si prosegua con le convenzioni di circolo, al fine di garantire la partecipazione degli iscritti.
“È del tutto evidente – si legge nella nota – che la ratifica dei risultati delle convenzioni potrà essere effettuata solo successivamente alla modifica della CPC, che in accoglimento al ricorso va riformulata, con la modifica dei componenti dell’area Martina”.
I vari centri interessati dalle Convenzioni di Circolo si stanno dunque dividendo, tra quelli che intendono procedere alle operazioni previste e programmate e quelle che hanno deciso di bloccare tutto. A Buseto, Santa Ninfa, Custonaci e Castelvetrano si è andati avanti nel rispetto del programma previsto. A Petrosino e Paceco (dove comunque non c’è un segretario) si è invece preferito tener conto delle indicazioni della Commissione Regionale.
La situazione appare dunque in divenire e promette di regalare nuovi colpi di scena, tra l’incredulità degli elettori democratici ma anche di tanti dirigenti che in questi mesi difficili stanno cercando di tenere a galla il partito.