Il consigliere Giovanni Calandrino boccia la giunta Surdi: “Alcamo non è più quella di tre anni fa”

redazione

Il consigliere Giovanni Calandrino boccia la giunta Surdi: “Alcamo non è più quella di tre anni fa”

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lunedì 21 Gennaio 2019 - 13:41

Con l’entrata nel gruppo consiliare di Sicilia Futura, nel corso del 2018,  del collega Giacomo Sucameli, l’esponente politico ha ceduto il suo ruolo da capogruppo. Tra i temi affrontati nell’intervista al rappresentante alcamese, verso il suo terzo anno dal mandato elettorale, vi sono: il giudizio sul lavoro degli amministratori pentastellati, l’adesione al movimento “CentrAli per la Sicilia” e la campagna elettorale per le prossime europee.

Qual è il suo giudizio sull’operato della giunta Surdi a metà del suo mandato?

Il giudizio è quello che danno i tanti cittadini di Alcamo: negativo! La città si aspettava novità e cambiamento. Purtroppo, ed è sotto gli occhi di tutti, la città è cambiata, ma in peggio. All’inizio poteva esserci inesperienza ma adesso è passato tanto tempo. E quello che noi dicevamo da subito si è confermato fino ai giorni nostri. La città sta attraversando un momento buio in tutti i settori e la Giunta del Sindaco Surdi non sembra essere alla altezza di ciò che era Alcamo fino ad appena tre anni fa.

Tra i problemi atavici del Comune di Alcamo, sembra che quello dell’acqua sia per essere superato. Voi, però, avete criticato l’amministrazione per via delle ultime bollette inviate a ridosso delle festività natalizie ai cittadini alcamesi, i quali adesso inizieranno a versare il tributo per il consumo idrico dell’anno corrente. Perché?

Lei dimentica quello che gli alcamesi non dimenticheranno mai. Questa è l’amministrazione comunale che sarà ricordata per aver assetato una città per due anni. Per la prima volta della storia di Alcamo siamo rimasti a secco pure d’inverno. Gli alcamesi ricordano bene i pranzi e le cene di Natale annullate nelle case per mancanza di acqua. Il risultato finale poi quale è stato ? Riportare la portata di acqua a quella che c’era ai tempi della amministrazione Scala. Sulla vicenda delle bollette non c’è niente da commentare. Basta l’ira dei cittadini alcamesi con i quali ogni giorno ci confrontiamo. Chiedere l’acconto sull’acqua che non c’è è davvero troppo.

Con l’approvazione del DUP, il Consiglio comunale quest’anno potrà deliberare il bilancio di previsione 2019-2021 nei termini previsti dalla legge. Quale contributo pensate di poter apportare, come opposizione, a tale documento economico?

Speriamo di essere ascoltati. Faccio il consigliere comunale per passione e per spirito di servizio. Ma la maggioranza lavora con la presunzione dei numeri e quindi non considera affatto il supporto e il contributo della minoranza. Più di un anno fa ho presentato una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio comunale sulla situazione delle ville. Ad oggi nessuno dei punti che avevo evidenziato è stato accolto.

Con l’entrata in Sicilia Futura del suo collega, Giacomo Sucameli, lei ha ceduto il ruolo di capogruppo. Si è trattata di una scelta libera o decisa dai vertici del suo movimento politico?

Ovviamente è stata una scelta condivisa. Concordata e ragionata. Nel nostro movimento tutte le scelte vengono prima discusse e poi condivise. Io sono contento che Giacomo è entrato a far parte del nostro movimento. Questo significa che avevamo lavorato bene in Consiglio e che siamo una forza politica che unisce e attrae.

Giacomo Scala ha detto addio a Sicilia Futura fondando un altro movimento “CentrAli per la Sicilia”. Seguirete in questa nuova avventura politica l’ex primo cittadino?

Certo! Abbiamo ragionato insieme a tutti i nostri amici di cosa fare dopo l’esperienza di Sicilia Futura. Lo abbiamo fatto e lo facciamo coordinati da Massimo Melodia, che è il nostro segretario affinché tutti coloro che hanno iniziato questo percorso con noi possano dire la loro ed essere protagonisti del nostro futuro politico. Il movimento “CentrAli per la Sicilia” al quale aderiamo, è un progetto politico serio, innovativo e con una prospettiva diversa e attraente, lo è anche perché vede fra i fondatori Giacomo Scala. A lui riconosciamo questa leadership politica fatta di contenuti, umiltà e condivisone.

Il 26 maggio prossimo vi saranno le elezioni europee. Come affronterete la campagna elettorale in un territorio che ha un rappresentante politico uscente del Parlamento Europeo?

Ancora è presto per parlare di elezioni europee. Certamente daremo il nostro contributo di idee per difendere un territorio come la nostra Sicilia e per rilanciarlo in Europa. Il rappresentante europeo uscente di cui parla non lo conosco, come forse poco lo conoscono gli alcamesi se non per averlo visto in TV, dove invece va spesso.

Linda Ferrara

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